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Carico mentale: divisione del lavoro domestico a fumetti

di Maria Corbisiero

19 Maggio 2017

Girovagando per il web mi sono imbattuta in una serie di vignette create da Emma, una disegnatrice francese che afferma di realizzare “brutti disegni sulle cose che mi interessano”.

La stessa ha avuto grande risalto attraverso la rete grazie alle oltre 210mila condivisioni di uno dei suoi ultimi lavori, il fumetto intitolato “Fallait demander” (tradotto in “Bastava chiedere”) che tratta un’importante e attuale tematica che riguarda soprattutto le mamme.

Carico mentale: divisione del lavoro domestico a fumetti.

Carico mentale: divisione del lavoro domestico a fumetti

Mamme avete presente quando, per un’intera giornata, continuate incessantemente a rimuginare sulle cose da fare per voi e la vostra famiglia mentre ne state compiendo altre?

E di come questo continuo e martellante pensiero vi faccia sentire sfinite a fine giornata, molto più dei materiali impegni quotidiani svolti?

Ebbene, quello è il vostro carico mentale, un impegno quotidiano ma invisibile a cui la disegnatrice ha dato forma e vita attraverso le sue vignette.

Uno degli esempi che Emma usa nei suoi disegni per spiegare cos’è il carico mentale di una donna è una scena che molte di noi hanno vissuto in prima persona.

 

Una delle protagoniste dei suoi disegni decide di sistemare il tavolo, prende il primo oggetto da posare ma sulla strada inciampa in un indumento che decide di raccogliere e mettere nel cesto della biancheria che purtroppo è pieno.

Allora, con ancora il primo oggetto in mano, va a fare la lavatrice notando che sulla stessa vi è della verdura che deve essere riposta nel frigo. Decide così di metterla a posto e, nel contempo, osserva ciò che manca per poterlo aggiungere nella lista della spesa.

 

Dopo due ore il tavolo è finalmente libero, almeno fino a sera.

 

La situazione cambia se a sistemare quello stesso tavolo è il compagno che non si fa alcun carico mentale ma si limita a ripulire quel singolo mobile tralasciando l’indumento a terra, i legumi non riposti e il frigo vuoto.

Cosa significa questo?

 

Nel mentre l’uomo partecipa all’organizzazione della casa solo come mero esecutore di ordini impartiti dalla donna, quest’ultima pensa e organizza gli impegni mentalmente prima ancora che fisicamente.

Mi rendo conto che letto in questo modo possa sembrare sminuente per il proprio compagno o marito ma sono ancora tanti gli uomini che non agiscono in modo autonomo all’interno della casa ma attendono che venga chiesta loro una mano, limitandosi poi ad eseguire solo ed esclusivamente quanto richiesto.

 

Esempio di quanto appena detto è la seguente vignetta che ritrae una donna che osserva il lavello colmo di piatti da lavare ed esclama “Non hai fatto i piatti?”, ricevendo come risposta un “Non me lo hai chiesto” (come se la montagna di piatti sporchi non fosse già una più che sufficiente richiesta).

 

 

Il carico mentale consiste anche in questo: prendere l’iniziativa.

È impossibile negare il fatto che una mamma, ma prima ancora una donna, si occupa dell’intera organizzazione familiare.

Anche coloro che hanno la fortuna di usufruire dell’aiuto fisico e materiale del proprio compagno si ritrovano tuttavia con un carico mentale che non sempre riescono a dividere con il proprio partner perché quest’ultimo assume un atteggiamento di attesa.

Con i suoi disegni Emma ha voluto dare una percezione concreta del carico mentale di una donna, invisibile agli occhi di chi le sta vicino che, chiaramente, non comprende in pieno la sua stanchezza.

Quindi donne, se non riuscite a piegare ai vostri mariti il vostro carico mentale fategli vedere questo fumetto e poi passate alla fase due: la divisione del lavoro domestico.

Questo secondo passaggio richiede un maggiore sforzo da parte della donna che, come tutte noi ben sappiamo, difficilmente riesce a delegare.

 

Per una migliore organizzazione familiare è assolutamente necessario ripartire tra moglie e marito i compiti come anche il carico mentale.

Stilate insieme una lista di competenze e suddividetevela affinché ognuno di voi si assuma l’impegno in toto.

Carico mentale: divisione del lavoro domestico a fumetti

Ad esempio la mamma può farsi carico di preparare i pasti – il che implica controllare cosa manca, fare la spesa, tenere in considerazione eventuali intolleranze e allergie dei propri familiari – mentre il papà potrebbe occuparsi delle bollette – il che implica il tener conto delle scadenze e rispettarle, effettuare i pagamenti, tenere in ordine le carte.

A questi bisogna poi aggiungere tutti gli altri impegni, sempre suddivisi tenendo comunque conto delle personali esigenze e spazi e facendo combaciare il tutto.

 

Certo, non sarà facile ma è possibile comunque provare perché per la donna significherebbe avere un minor carico mentale ed essere così più rilassata e tranquilla mentre l’uomo potrà finalmente dire di non aiutare la moglie bensì di gestire insieme a lei la casa e la famiglia.

 

Il fumetto di Emma è visibile sulla sua pagina Facebook e sul suo blog.



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