In gravidanza alcuni esami sono di routine, altri invece, vengono eseguiti in situazioni particolari che compromettono la vita del bambino o della mamma. La flussimetria doppler fa a questo caso e si caratterizza per specificità e non invasività.
La flussimetria doppler è una tecnica diagnostica specifica utilizzata per studiare il flusso sanguigno della mamma in gravidanza oppure del feto.
Lo scopo è quello di individuare precocemente le alterazioni dei flussi sanguigni, le quali talvolta provocano danni irreversibili. Esistono due tipi di flussimetria doppler a seconda se oggetto d’esame è la mamma o il bambino:
- Flussimetria materna.
- Flussimetria fetale.
La flussimetria materna esamina le arterie uterine della mamma e viene eseguita tra la 17a e 23a settimana di gravidanza. L’esame viene prescritto qualora si rischiano complicazioni nel corso della gravidanza, ad esempio ipertensione gravidica (gestosi), preeclampsia, ritardo nella crescita del feto o in linea generale, sofferenza del bambino.
La flussimetria si basa sull’effetto doppler (un fenomeno fisico in cui dirigendo le onde sonore verso un corpo in movimento, il rimbalzo genera un suono) specificamente utilizzato per lo studio delle patologie dell’apparato cardiocircolatorio.
Siccome le onde sonore emesse per eseguire l’esame non sono assolutamente dannose, la flussimetria doppler materna è un esame innocuo, non provoca danni e non espone la mamma e la gravidanza ad alcun rischio.
L’esame si svolge con l’ausilio di una sonda addominale che appunto emette gli ultrasuoni tipici del doppler. I tempi di esecuzione sono abbastanza rapidi e l’unica accortezza è che l’esame venga effettuato a vescica vuota. Il procedimento è molto semplice, non provoca dolore e non espone ad alcun tipo di pericolo.
La flussimetria fetale invece, permette di studiare le caratteristiche dei vasi del feto valutandone la resistenza e la pulsatilità e può essere eseguita nel periodo che va dalla 32a settimana fino al termine della gestazione.
Il fine ultimo della flussimetria doppler fetale è quello di ottenere informazioni in merito all’elasticità dell’arteria ombelicale, dell’aorta fetale, dell’arteria cerebrale media e della carotide fetale. Così facendo, si previene il rischio che il bambino vada in forte sofferenza.
Anche in questo caso l’esame viene eseguito con l’aiuto di una sonda addominale ma, a differenza della flussimetria materna, potrebbe richiedere più tempo. L’azione non provoca dolore e non espone a nessun pericolo.
Entrambe le tipologie di flussimetria doppler non sono esami di routine ma vengono specificamente prescritti soltanto in caso di gravidanze a rischio.
Le informazioni fornite da questa tipologia di esame sono estremamente fondamentali quando la gravidanza è rischiosa.
L’utilizzo più consolidato della flussimetria doppler è nelle situazioni in cui il bambino presenta un ritardo nella crescita rispetto all’età gestazionale.
Attraverso questa diagnosi è possibile definire le cause di suddetto ritardo, spesse volte dovuto ad un’insufficienza placentare che non garantisce al bambino un adeguato sostentamento, provocandone di conseguenza l’involuzione.
In alti casi, attraverso l’esame dei vasi fetali, la flussimetria doppler permette di accertare se vi sia o meno il rischio di malformazioni o malattie del feto.
L’importanza dell’esame sta proprio nel definire con certezza lo stato di salute intrauterino del feto, permettendo ai medici di adottare i dovuti provvedimenti al fine di non compromettere irreversibilmente la vita del bambino.
E’ normale che per una mamma in gravidanza tutte le paure e le tensioni siano amplificate, mosse dallo spavento che qualcosa possa andare storto, pregiudicando seriamente la propria vita e soprattutto quella del bambino in grembo.
Per questo motivo la medicina offre strumenti come la flussimetria doppler ai quali è fondamentale sottoporsi, perché soltanto attraverso una diagnosi certa è possibile prevenire tali rischi evitando conseguenze drastiche.
Come già specificato, la flussimetria doppler non è un esame di routine ma va specificamente prescritto e, se lo specialista lo ritiene opportuno, può essere anche ripetuto più volte.