A differenza delle dita delle mani i nomi delle dita dei piedi sono quasi sconosciuti, poiché da sempre c’è stato un alone di mistero sull’esistenza di una nomenclatura specifica. Difatti, quasi sempre vengono numerati progressivamente, ma diverse sono le tesi che si contrappongono sul nome delle dita dei piedi.
In ambito italiano le dita dei piedi non hanno un nome specifico, ma nel corso del tempo si sono diffuse delle nomenclature.
L’unico che sembra essere dotato di un proprio nome è l’alluce, il primo dito dei piedi, chiamato più volgarmente anche “ditone” o “pollicione”.
Quindi, per la lingua italiana ma anche nella maggior parte dei libri di anatomia, le dita dei piedi non hanno un nome proprio ma vengono identificati come:
- primo dito o alluce,
- secondo dito;
- terzo dito;
- quarto dito;
- quinto dito.
Una semplice numerazione progressiva che si rifà ad una classificazione dei termini anatomici del 1998. Nel corso del tempo però, culture diverse da quella occidentale hanno diffuso altre denominazioni alle dita dei piedi.
A parte il già noto alluce, partendo dal dito in corrispondenza dell’indice della mano, le altre dita dei piedi sarebbero chiamate:
- illice o melluce o dillice o dilluce;
- trillice o trilluce;
- pondulo o pondo o pondolo o pìnolo o anulo;
- minolo o minulo o mellino ma anche mignolino.
Questa nomenclatura però, non risulta essere registrata nella lessicografia ufficiale, e non è utilizzata nella medicina tradizionale
Questo significa che non è possibile affermare con ufficialità che le dita dei piedi possano assumere tale denominazione.
Questa diversa nomenclatura delle dita dei piedi viene fatta risalire ad una storiella.
“La storia narra che una sera la scrofa Carolina decise di partorire. Per questo, la padroncina Maia, trascorse tutto il giorno a decidere i nomi da dare ai cuccioli. La piccola attribuì ai primi cinque dei quattordici cuccioli lo stesso nome delle sue dita dei piedi, dal più piccolo al più grande: Minolo, Ponduli, Trillice, Illice e Alluce. I successivi cinque li chiamò come le dita delle mani: Pollice, Indice, Medio, Anulare e Pollice, mentre gli ultimi quattro con il nome dei colori: rosa come la mamma, Viola come il suo fiore preferito, Bruno come il suo papà e Gialla come la pesca a merenda. La sorpresa fu che alla fine dei quattordici cuccioli ne uscì un quindicesimo che Maia chiamò Ultimo. Purtroppo la scrofa Carolina aveva soltanto quattordici mammelle ed Ultimo non potette per questo allattare. Presa dalla compassione, Maia pensò subito di preparargli il biberon del suo fratellino, e così fece. Da quella sera Maia divenne per Ultimo la sua mamma, ed insieme si addormentarono in un caldo abbraccio” (tratto da 100 storie per quando è troppo tardi, libro di scuola Holden).
Ad oggi la denominazione ufficiale delle dita dei piedi rimane quella della numerazione (insieme all’alluce ed al mignolo) poiché alla seconda non è stato ancora concesso un riconoscimento ufficiale.
Si tratta di semplice curiosità o di cultura personale, sapere quali altri nomi possono assumere, seppure ufficiosamente, alcune parti del nostro corpo.