La notorietà e il largo uso che si fa di WhatsApp, la celebre applicazione gratuita di messaggistica attualmente usata da oltre un miliardo di persone in più di 180 Paesi del mondo, la rendono, al pari di altre piattaforme social, prima fra tutte Facebook, un ghiotto bersaglio per hacker, truffe e “buontemponi” che cercano di diffondere notizie false.
Di recente la Eset, nota casa produttrice di software slovacca, ha lanciato un allarme WhatsApp mettendo in guardia tutti coloro che usufruiscono di tale servizio.
Allarme WhatsApp: non aprite questa mail.
In data 10 aprile 2017, il manager della Eset Irlanda Urban Schrott, che si occupa soprattutto della criminalità e della sicurezza informatica, ha reso noto attraverso il blog ufficiale dell’azienda, famosa soprattutto per aver realizzato l’antivirus NOD32, il seguente allarme WhatsApp:
<<Non è un messaggio vocale WhatsApp, è un virus trojan!>>
Tale annuncio è rivolto in particolar modo agli utenti irlandesi di WhatsApp,, tuttavia abbiamo deciso di diffonderlo in quanto questo genere di “attacchi” si diffondono velocemente negli altri paesi attraverso la rete.
Ma in cosa consiste questo allarme WhatsApp?
Schrott chiarisce che le caselle di posta elettronica, quindi le e-mail, degli utenti irlandesi sono state letteralmente prese di mira da un particolare messaggio.
La mail ha come oggetto “Missed voicemail”, che indicherebbe una chiamata persa o un messaggio lasciato in segreteria, mentre nel corpo della mail vi è semplicemente scritto “New voicemessage” (nuovo messaggio vocale) presentando, poco più sotto, la scritta “Play” sulla quale cliccare per aprire il presunto messaggio perso.
Nel lanciare l’ allarme WhatsApp, il manager della Eset chiarisce che non bisogna assolutamente cliccare sulla scritta o tasto “Play” in quanto lo stesso contiene un virus.
Coloro che cederanno alla curiosità di aprire il link infatti daranno il via al download, ossia scaricheranno sul proprio pc o smartphone un trojan, un tipo di malware (software dannoso) che la Eset riconosce come “JS / Kryptik.BBC”.
Secondo Schrott questo genere di virus presente nel messaggio di posta elettronica può esporre il dispositivo ad un ransomware, nello specifico ad un tipo di malware che blocca l’accesso ai file presenti su pc o smartphone chiedendo poi una somma di denaro come riscatto per poter ripristinare tutto.
Non lasciatevi dunque tentare da questo tipo di mail, piuttosto fate attenzione ai particolari che le possono smascherare pur non conoscendo l’ allarme WhatsApp di cui sopra.
Osservando l’immagine della mail postata sul blog Eset infatti è possibile notare un errore nell’intestazione della messaggio: il nome dell’applicazione WhatsApp è scritto ponendo uno spazio nello stesso, dividendolo così in due parole Whats App.
Potrebbe mai un’azienda così famosa scrivere il proprio nome in modo errato?
Particolare ancor più rilevante è l’invio del messaggio attraverso e-mail.
Al momento dell’iscrizione all’applicazione infatti questa chiede il numero di telefono e non l’indirizzo di posta elettronica, sarebbe quindi più facile supporre che una comunicazione arrivi tramite sms (anche in quel caso è comunque preferibile prestare sempre molta attenzione) e non tramite mail.
Allarme WhatsApp a parte, la parola d’ordine in questi casi è sempre: ATTENZIONE!