Le batterie a bottone sono ormai presenti in innumerevoli oggetti casalinghi tra cui anche molti dei giocattoli utilizzati dai bambini, anche i più piccoli.
A differenza di altri piccoli oggetti che possono essere ingeriti dai bambini, questo tipo di pila non comporta solo il rischio di soffocamento ma può causare danni all’organismo dovuto ad una reazione chimica che si scatena nel corpo una volta ingerita.
Al fine di sensibilizzare ed avvertire i genitori sui possibili danni a cui va in contro un bimbo che ingoia una batteria a bottone, la 27enne Cheryl, mamma di 3 bambini di 5, 3 e 2 anni residente a Derby, città inglese capoluogo della contea del Derbyshire, ha voluto rendere nota la storia della sua ultimogenita.
Ingoia una batteria: bimba di 2 anni rischia la vita.
L’odissea di Kacie Barradell, questo il nome della bimba di 2 anni che ingoia una batteria a bottone, ha avuto inizio circa un mese fa.
La piccola, che come tutti i bambini della sua età è molto curiosa, trova e ingoia una batteria a litio a bottone caduta da una chiave dell’auto, inconsapevole che quel gesto le sarebbe potuto essere fatale.
Kacie inizia a stare male, dopo vari episodi di diarrea e vomito mostra difficoltà respiratorie, ciò spinge la madre a precipitarsi presso il Derby Hospital. Era il 10 febbraio scorso.
Solo alcuni giorni dopo, in seguito a vari accertamenti e dopo aver effettuato una radiografia mirata, i medici finalmente capiscono che la bambina aveva ingoiato una batteria a litio a bottone.
Ricoverata d’urgenza al Nottingham Children’s Hospital, quel pericoloso corpo estraneo viene rimosso il 19 febbraio.
Dopo aver trascorso altri 8 giorni in ospedale, Kacie viene dimessa.
Purtroppo però il successivo 3 marzo la piccola inizia a stare nuovamente male, vomita sangue. Viene portata di nuovo in ospedale ma, non trovando posto al Nottingham Children’s Hospital, viene in seguito ricoverata al Birmingham Children’s Hospital.
Qui i medici effettuano una TAC che mette in evidenza i danni causati dall’ingestione della batteria: danneggiamento dell’esofago e di due principali arterie della schiena.
A quel punto è chiaro che la piccola è in pericolo di vita, e tutto perché giorni prima, approfittando di un attimo di distrazione dei suoi genitori, ingoia una batteria a litio a bottone.
Kacie viene sottoposta ad un intervento di circa 6 ore e mezza nel tentativo di riparare ciò che la pila aveva danneggiato, un’operazione che le garantiva solo il 40% di possibilità di sopravvivenza e il 50% di possibilità di paralisi dalla vita in giù.
Per fortuna tutto è andato per il meglio, Kacie è viva ma ci vorrà molto tempo prima che possa tornare a camminare anche se non del tutto correttamente.
<<Sto attraversando l’inferno – racconta Cheryl – Kacie potrebbe non camminare correttamente per il resto della sua vita. Le batterie a bottone sono così pericolose. Voglio mettere in guardia altri genitori sui danni che possono causare le batterie. Kacie è fortunato, è sopravvissuta>>.
La famiglia ha ben compreso il pericolo a cui va incontro chi ingoia una batteria, la bambina è attualmente ricoverata presso il Birmingham Children’s Hospital, non può ancora mangiare o bere in modo autonomo, viene alimentata attraverso un tubo.
Secondo i medici Kacie dovrà trascorrere in ospedale almeno un altro mese prima di poter fare definitivamente ritorno a casa e vi è la possibilità che possa aver bisogno di un secondo intervento chirurgico.
Per meglio comprendere perché chi ingoia una batteria corre dei rischi così gravi è sufficiente osservare un esperimento effettuato anni fa dal dottor Steven Marcus, direttore del New Jersey Poison Information Center.
Questi ha posizionato una pila dentro un wurstel per poi rimuoverla dopo 3 ore, lasso di tempo in cui la batteria ha letteralmente cotto l’alimento.
Pila a Bottone nel wurstel: le foto dell’esperimento.
Nel corpo di chi ingoia una batteria, la saliva reagisce chimicamente con la pila causando un accumulo di soda caustica, in altre parole la batteria brucia gli organi e i tessuti con i quali viene a contatto.
Ecco cosa fare nel caso in cui un bambino ingoia una batteria:
- non far ingerire alimenti solidi o liquidi;
- non cercare di farlo vomitare;
- telefonare a un Centro Antiveleni;
- portare il bambino in Pronto Soccorso anche prima della comparsa di qualche sintomo.
Ai fini dell’indagine medica, potrebbe essere utile riuscire ad ottenere informazioni sulla pila ingerita, laddove sia possibile è utile portare con se la confezione originale della batteria o il giocattolo o oggetto dal quale è stata rimossa e poi ingerita.