Addio al SIA ovvero al sostegno per l’inclusione attiva, il Senato ha dato il via libera al disegno di legge delega per il contrasto alla povertà introducendo il reddito di inclusione.
Il reddito di inclusione altro non è che un bonus per le famiglie in condizione di disagio economico, una misura di sostegno al reddito a riprova delle finalità del piano nazionale contro la povertà.
Complessivamente il piano nazionale contro la povertà conta su risorse pari a 1,6 miliardi di euro (già si prospetta un aumento della cifra sino a 1,8 miliardi negli anni successivi), mentre per il solo reddito di inclusione sono stati stanziati 4 miliardi di euro in due anni in favore delle famiglie in difficoltà.
Si stima che a beneficiare del reddito di inclusione potranno essere circa 400mila nuclei familiari
Reddito di inclusione (anche detto Rei) – tecnicamente il sostegno economico garantito da questo bonus sarà compensativo perché ogni nucleo familiare riceverà mensilmente la somma di danaro necessaria a colmare la differenza tra la soglia di povertà (stabilita ex lege) e il proprio reddito effettivo e disponibile.
Requisiti per l’accesso al reddito di inclusione
Potranno accedere al reddito di inclusione le famiglie con un ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro, e prive dell’accesso ad altri trattamenti economici rilevanti. Al Rei potranno avere accesso anche i single, mentre per le famiglie sarà disponibile una somma massima di 500 euro al mese, per i single il tetto massimo sarà pari alla metà, ovvero a 250 euro mensili.
Nelle graduatorie di accesso al beneficio economico sarà data la priorità alle famiglie con minori a carico, disabili, over 55, disoccupati e donne in stato di gravidanza, conterà inoltre il numero dei componenti del nucleo familiare.
Il reddito di inclusione è stato pensato per garantire a tutti il raggiungimento di un livello di vita “minimamente accettabile”. Va detto che alcune forze politiche ritengono che il livello minimo di vita accettabile così come espresso dal Rei sia ancora molto al di sotto della soglia di tollerabilità.