Sono trascorsi quasi 10 anni dalla scomparsa della piccola Madeleine McCann, un caso al quale ancora oggi non si riesce a dare una spiegazione.
Tra le tante ipotesi che continuano a susseguirsi è possibile trovare due specifici schieramenti:
- coloro che affermano che i veri colpevoli siano i genitori della bambina
- coloro che seguono la pista del rapimento.
Tra questi ultimi vi è Dave Edgar, poliziotto in pensione che per tre anni ha lavorato al caso della piccola Madeleine McCann.
Rivelazione sul caso Madeleine McCann: Maddie è viva.
Secondo Edgar Maddie sarebbe stata rapita da una o più persone e sarebbe attualmente ancora viva, segregata in una casa, forse una di quelle vicine al luogo della sua scomparsa, del tutto inconsapevole che la polizia, ma soprattutto i suoi genitori, la stiano ancora affannosamente cercando.
<<Ci sono tutte le possibilità che Madeleine sia ancora viva e potrebbe essere stata nascosta da qualche parte – ha dichiarato l’ex poliziotto – Quando ci si allontana dalla strada principale di Algarve, ci sono innumerevoli proprietà isolate nelle quali potrebbe essere tenuta>>.
Kate Healy e Gerry McCann, genitori di Maddie, hanno visto per l’ultima volta la loro bambina, che all’epoca dei fatti aveva appena 4 anni, la sera del 3 maggio del 2007.
Mentre erano in vacanza a Praia da Luz, luogo di villeggiatura portoghese situato nella regione di Algarve, i due medici inglesi aveva lasciato i loro bambini – oltre a Madeleine McCann c’erano anche i gemellini di 2 anni, Sean e Amelie – in camera a dormire e si erano recati con alcuni amici in un ristorante distante 120 metri dal loro appartamento.
Al loro ritorno la bambina era scomparsa.
Come detto in precedenza, il successivo settembre i coniugi McCann furono sospettati dell’omicidio della loro bambina ma furono poi scagionati da ogni accusa nel luglio del 2008.
Nonostante ciò c’è ancora chi sostiene la colpevolezza dei genitori di Maddie.
Le indagini proseguono da quasi 10 anni e lasciano supporre che Madeleine McCann sia stata rapita e che, secondo quanto dichiarato da Edgar, è possibile che qualcuno sappia la verità.
Assunto nel 2008 dai genitori della bambina come investigatore privato, impegno che ha portato avanti fino al 2011, Edgar si dice oggi disponibile a riprendere le indagini e poter dare un’ulteriore contributo.
Secondo l’ex poliziotto è possibile che uno degli autori del rapimento, laddove i colpevoli fossero più di uno, abbiano rivelato ad un amico o parente quanto accaduto quella notte e che quindi vi sia almeno una persona che sa ciò che è veramente successo alla piccola Maddie.
<<Nella mia esperienza i colpevoli si confidano sempre con qualcun altro – afferma Edgar – Quella persona ha bisogno di farsi avanti e parlare con le autorità>>.
Il detective sostiene che non è possibile convincere questa persona a parlare offrendole una ricompensa in danaro, piuttosto è sicuro che bisogni far leva sulla sua coscienza e sulla sua bontà d’animo.
Per questo motivo lui stesso ha lanciato un appello:
<<Non è troppo tardi per farsi avanti e dire la verità. Abbiamo visto in una serie di casi recenti in cui le persone si sono fatte avanti e dato prova di eventi che hanno avuto luogo molti anni fa>>.
L’ex poliziotto si è detto certo che questo tipo di testimonianza possa essere la chiave di volta nel caso Madeleine McCann e che lascerebbe aperto uno spiraglio sul fatto che la piccola possa essere ancora viva.
Lui stesso afferma durante un’intervista riportata dalla stampa inglese che finché il corpo della bambina non verrà trovato ci sarà sempre una speranza, seppur piccola, di riportarla a casa sana e salva.
In molti sperano che abbia ragione.
Fonti: Mirror – The Sun – Express