La dieta mima digiuno parte dal concetto che fare ogni tanto digiuno aiuta il corpo ad eliminare tutti gli eccessi, a liberarsi dalle tossine e dalle scorie, ad alleggerire le cellule da tutti gli scarti che, se si accumulano diventano dannosi alla loro salute.
Con il digiuno le cellule sane si rinforzano mentre quelle danneggiate muoiono.
È risultato da diversi studi effettuati soprattutto in campo oncologico che un giorno di digiuno eseguito qualche volta nell’arco dell’anno migliora la salute generale dell’organismo e riduce il rischio di tumori.
La dieta mima digiuno: cos’è.
La dieta mima digiuno non è una dieta da seguire per molto tempo, bensì uno schema da adottare per alcuni giorni all’anno che potrebbe dare risultati come migliore aspettativa di vita, o un migliore stato di salute generale.
La dieta mima digiuno nasce da alcuni studi scientifici condotti dal professor Longo.
In particolare, il professor Longo ha studiato l’alimentazione che viene adottata nel paese ad oggi più longevo al mondo: l’isola di Okinawa, in Giappone, che detiene il record di abitanti ultracentenari che vivono in forma.
L’alimentazione, e lo stile di vita in generale, contano molto per preservare l’intero organismo e tutte le sue funzioni e per garantire uno stato di salute generale.
L’alimentazione di Okinawa si basa su riso, verdure, soprattutto alghe e molto pesce, prevalentemente crudo. Il consumo di carne in questo paese è molto basso.
In generale, gli abitanti di Okinawa mangiano anche poco in termini calorici, mangiano il giusto. È loro abitudine alzarsi da tavola con il senso della sazietà non completamente raggiunto.
Mantenere un regime calorico ristretto e con meno carne non è una novità della dieta mima digiuno, bensì numerose diete consigliano una moderazione nelle calorie da introdurre nella giornata e nel consumo delle carni, soprattutto rosse.
Un’altra osservazione interessante fatta dal professor Longo è stata fatta sulle persone affette dalla Sindrome di Laron, caratterizzata dall’assenza dei recettori per l’ormone somatotropina (altrimenti detto ormone della crescita): questi soggetti crescono poco e hanno anche un basso rischio di cancro e di diabete mellito di tipo 2.
Queste persone, di origine ecuadoriana, mangiano molti fritti, fumano e bevono alcolici regolarmente, tutte abitudini assolutamente sconsigliate per uno stile di vita sano. Quindi in questi soggetti non è la loro alimentazione a ridurre il rischio delle malattie sopra citate.
La dieta mima digiuno mira a ricreare nelle persone sane la stessa situazione metabolica dei soggetti con sindrome di Laron.
Il rilascio di somatotropina viene influenzato dall’alimentazione, nello specifico la riduzione delle proteine animali riduce il rilascio di ormone, con la liberazione da parte dell’organismo delle cellule vecchie e danneggiate. Con questa “purificazione” tutto l’organismo ne trae beneficio.
Chi vuole seguire la dieta mima digiuno, cosa deve fare?
Chi vuole adottare la dieta mima digiuno, innanzitutto deve migliorare la propria dieta quotidiana, riducendo le proteine di origine animale, soprattutto quelle derivanti da carni e formaggi, aumentando le proteine di origine vegetale, come quelle contenute nei legumi.
La dieta mima digiuno prevede un ciclo di alimentazione programmata da fare ogni 1-4 mesi (in base al soggetto), e prevede il consumo di alimenti precisi, contenuti in un kit specifico.
Si può riprodurre la dieta anche in casa, senza avere necessariamente il kit.
In generale, lo schema calorico prevede:
- Giorno 1, 1000 kcal, divise tra 34 % di carboidrati, 56 % di grassi e 10% di proteine,
- Giorni 2-5, 750 kcal divise tra 47 % di carboidrati, 44 % di grassi e 9 % di proteine
Giusto per rendere l’idea, la dieta mima digiuno nei giorni 2-5 potrebbe prevedere 400 g di zucchine, 300 g di cavolo cappuccio, 300 g di carota, 20 g di olio extravergine d’oliva e 20 g di noci.
La dieta mima digiuno porta effetti positivi anche sul peso corporeo che calerà, sulla riduzione della massa grassa (mentre la massa magra viene preservata).
La dieta mima digiuno stando ai risultati, riduce il rischio di tumori (fino al 50%) e aumenta l’aspettativa di vita.
Tutti i contro della dieta mima diguino.
Chi non può seguire la dieta mima digiuno?
- I soggetti in fase di crescita
- I diabetici insulino-dipendenti
- I soggetti anoressici
Perché non si dovrebbe seguire la dieta mima-digiuno?
La dieta mima digiuno è una dieta “nuova”, gli studi effettuati sono pochi e mancano diverse conferme scientifiche.
Una cosa importante è che abbiamo parlato di riduzione di tumori ma senza pensare che le basi di questa dieta sono dettate dall’osservazione di popolazioni che sono ben lontane da noi e dal nostro modo di vivere.
Il cancro è una malattia così complessa che non è influenzata solo dall’alimentazione, ma è il risultato di una serie di fattori, che comprendono anche la predisposizione genetica e l’ambiente circostante.