Sono passati 21 anni dalla scomparsa di Angela Celentano, correva il 1996, era agosto e la famiglia della bambina mai più ritrovata era in gita sul Monte Faito (Vico Equense).
La Procura di Torre Annunziata continua ad indagare sul caso della Scomparsa di Angela Celentano e oggi lo fa anche alla luce delle più moderne tecniche di investigazione.
Ieri è stata convocata in Procura una cugina di Angela, Rosa Celentano; all’epoca della scomparsa di Angela, Rosa era una ragazzina di 13 anni, oggi è una donna di 34.
L’interrogatorio è durato più di tre ore e, stando alle fonti stampa, il motivo dell’audizione della donna risiederebbe in un racconto che ella fece all’epoca dei fatti: 24 ore prima della scomparsa di Angela, la ragazzina raccontò di avere sognato degli sconosciuti che rapivano la cuginetta.
E se in questa memoria infantile vi fosse l’influenza di un sentito dire, di qualche cosa di visto o percepito nel mondo degli adulti?
E’ questa la domanda che il comune osservatore legittimamente si fa.
Sta di fatto che Rosa Celentano è stata ascoltata nel corso delle indagini sulla scomparsa di Angela Celentano, la cugina, in qualità di persona informata dei fatti ma sul contenuto dell’audizione gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.
L’ANSA precisa che Rosa è stata accompagnata dall’avvocato della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino, il legale stesso ha dichiarato: “La Procura vuole ripercorrere tutte le tappe della vicenda (ovvero della scomparsa di Angela Celentano, ndr), alla luce delle novità emerse sul caso della scomparsa di Angela, tenendo conto anche delle sopravvenute tecniche investigative rispetto ai giorni seguenti la sparizione della bambina“
Sul sito ufficiale dedicato alla scomparsa di Angela Celantano e curato dalla famiglia nessuna news compare in merito all’audizione della cugina Rosa. E’ tuttavia sempre importante veicolare la diffusione delle immagini e delle memorie raccolte nel sito www.angelacelentano.com perchè è anche attraverso esse che si spera di ritrovare Angela, di risvegliarne la memoria o di richiamarne l’attenzione.