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Insegnare ai Bambini a Chiamare il 118

di Federica Federico

24 Marzo 2017

Cara mamma, tuo figlio sa cosa significa chiamare il 118? Sa quando e come dovrebbe farlo?

Dal punto di vista educativo, noi mamme trascuriamo spesso l’aspetto delle emergenze:

emergenza è per definizione ciò che non avviene sempre o che accade raramente e in circostanze del tutto eccezionali.

L’urgenza, però, fa parte della vita ed è essenziale, per non dire vitale, che un bambino sia educato anche alla gestione delle situazioni straordinarie. Durante un’emergenza sanitaria, solo la conoscenza di un protocollo comportamentale può salvare la vita di tuo figlio, quella di un tuo familiare o la tua stessa.

In caso di emergenza e urgenza sanitaria bisogna prendere il telefono e chiamate il 118.

Ogni italiano adulto sa che il 118 è il numero da comporre sulla tastiera telefonica quando è necessario un aiuto perché qualcuno sta male, ha avuto un incidente o si trova in una condizione di pericolo sanitario.

chiamare il 118

Le mamme e i papà, però, trascurano spesso l’educazione dei figli alla prima emergenza e omettono di insegnare loro cos’è e a cosa serva l’ uno 1 – uno 1 – otto 8.

 

Insegnare ai bambini a chiamare il 118 è importantissimo in termini di risoluzione di emergenze sanitarie che potrebbero coinvolgere i nostri figli e che potenzialmente potrebbero essere risolte con il solo intervento pronto dei soccorsi.

A partite dai 6 – 8 anni è possibile insegnare ai bambini a chiamare il 118 in caso di necessità:

  • è fondamentale educare alla emergenza i bambini sopratutto quando i nuclei familiari sono piccoli e i bimbi convivono o restano per molte ore con un solo adulto, tanto più se anziano;
  • è, altresì, importante mettere in essere questa educazione alle emergenze quando la famiglia viva in una zona isolata dove sarebbe difficile per il bambino raggiungere un adulto che lo soccorra o sostenga.

Nel percorso di crescita del bambino, l’educazione al primo soccorso diventerà ancor più importante quando il piccolo approcci alle prime esperienze di responsabilizzazione, per esempio rimanendo in casa col fratello minore:

prima di lasciare dei fratelli da soli in casa, anche se per pochissimi minuti, è essenziale che ogni bambino o comunque quello più grande abbia ben chiaro come chiamare il 118 in caso di necessità.

Tuo figlio deve sapere in quali circostanze telefonare all’uno 1, uno 1, 8 otto. Spiegagli che allertare i soccorsi è prioritario in tutte quelle situazioni in cui c’è una persona che possa definirsi in pericolo o in una condizione di alto rischio e non vi sia un adulto presente, disponibile, cioè, a farsi carico della situazione.

chiamare il 118 bambini

Il bambino potrebbe vedersi costretto ad allertare i soccorsi quando il solo adulto che è in casa con lui:

  • manifesti difficoltà o assenza di respiro;
  • accusi forti dolori al petto;
  • assuma un colore cianotico;
  • sia incosciente ovvero svenuto, sebbene stimolato non risulti reattivo, non parli e non risponda;
  • presenti un trauma o delle ferite con emorragie evidenti;
  • dimostri improvvise e insolite difficoltà a parlare o difficoltà e incapacità nell’uso degli arti camminando male, sbandando, barcollando e trascinandosi;
  • sia incorso in un incidente domestico grave che abbia determinato una delle conseguenze di cui sopra;
  • si sia gravemente ustionato,
  • abbia ingerito liquidi chimici o sia venuto in contatto con sostanze chimiche e urticanti.

 

 

Non tutti gli adulti sanno che l’operatore del 118 assegna un codice rispetto alla situazione che gli viene prospettata telefonicamente e detto codice incide sui tempi di arrivo dei soccorsi.

I bambini (come dovrebbero fare anche gli adulti) devono sapere che una volta chiamato il 118 dovranno identificarsi (dire nome e cognome); chiarire se si trovano da soli in casa o con un adulto; specificare cosa sta accadendo alla persona bisognosa di aiuto e descrivere bene tutto quello che hanno osservato.

Per esempio:

“Sono Anna, ho 9 anni e sono da sola in casa con Elisa, mia sorella. Elisa è caduta dalle scale e si è fatta male ad una gamba, non sanguina ma è svenuta.”

Più chiaro è il discorso maggiormente chiaro risulterà all’operatore del 118 il quadro della situazione e migliore potrà essere l’intervento in favore del bambino e del paziente.

 

Ai bambini va spiegato che una volta chiamato il numero di emergenza non saranno più soli perché dall’altro capo del telefono verranno assistiti da una persona competente per cui sarà di essenziale importanza ascoltare tutte le indicazioni dell’operatore.

Mai chiamare il 118 per scherzo, questo deve essere ben evidente agli occhi del bambino che deve conoscere tutte le responsabilità che potrebbero conseguire a una chiamata fatta “per scherzo”.

Perché i bambini memorizzino il numero delle urgenze, con i più piccoli non parlate di 118 ma esemplificatelo come uno 1, 1 uno, 8 otto. Qualunque operatore d’emergenza vi suggerirà questo trucchetto, agli occhi di un adulto può sembrare inutile ma sappiate che nella memoria di un bambino l’esemplificazione per unità facilita fortemente il processo di memorizzazione.



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