Metti un ago tra le mani di tuo figlio … se ha l’età giusta, se è motivato e incuriosito, se i materiali sono idonei al suo livello di sviluppo e se è adeguatamente accompagnato, non imparerà a confezionare un abito sartoriale ma accrescerà le sue competenze e acquisirà una migliore manualità e gestione del corpo nello spazio.
A che età i bambini possono imparare a cucire?
Non esiste un’età assoluta per imparare a cucire: l’età dipende dalla tipologia dei materiali utilizzati e varia tra i 3 e gli 8 anni, ovvero il bimbo evolve la sua competenza attraverso un percorso che va da esperienze pre-cucito al cucire vero e proprio.
Imparare a cucire va a tutto vantaggio del tratto grafico, della concentrazione e dell’uso proprio dei materiali comuni. Prima di arrivare a impugnare ago e filo, così come fa la mamma per rammendare i calzini e fare la piega al pantalone, è necessario avviare un percorso di gioco e scoperta.
Tra i tre e i 4 anni il bambino può già maneggiare un ago di plastica da lana, ovvero con la cruna ampia, e può cucire forme tratteggiate su tela aida.
L’ago di plastica è ideale per imparare a cucire perché minimizza, per non dire azzera, il rischio di incidenti (il bambino certamente non può pungersi) e la tela aida rappresenta una guida al cucito perché ha un tessuto già forato capace di funzionare come traiettoria, cioè come una guida per il bambino.
La mamma non dovrà fare altro che disegnare sulla tela forme geometriche , ritagliare la stoffa in modo da renderne facile la gestione tra le mani dea bimbo, e, infine, lasciare che il piccolo tratteggi il disegno cucendo con la lana.
In commercio, vi sono kit da cucito per bambini (kit per imparare a cucire) che, di fatto, ricalcano la più economica tecnica della tela aida così come la abbiamo appena descritta:
i kit consentono l’assemblaggio di diverse porzioni di stoffa per la creazione di oggetti e pupazzi da cucire. I profili dei differenti elementi di stoffa sono pre-forati e il bimbo non deve fare altro che seguire i contorni.
Kit più complessi (come quello nella foto qui di seguito) sono adatti tra i 5 e i 6 anni, consentono al bambino di disporre di un ago non pericoloso ma impongono al piccolo di orientarne ordinatamente l’uso in modo da realizzare figure precise e precisamente assemblate.
Per quella che è la mia esperienza di mamma, i bambini possono gestire ago e filo veri, con un discreto successo e senza correre pericoli, intorno agli 8 anni.
Il cucito è un’attività che va sempre svolta sotto la stretta supervisione di un adulto, imparare a cucire non è facile ma è essenziale ai fini della crescita del piccolo. E questo lo sosteneva anche Maria Montessori che esortava i genitori a mettere a disposizione del bambino materiali di uso comune.
Dal metodo Montessori traiamo ispirazione anche rispetto ad alcune accortezze da mantenere quando si voglia insegnare ai bambini a gestire ago e filo:
perché un bambino possa imparare a cucire, e possa farlo in sicurezza, è necessario fornirgli materiali adeguati alla sua età e alle competenze sviluppate ed occorre presentargli tutto in modo ordinato.
All’inizio è bene usare la lana, per consistenza è qualità risulta più adatta all’apprendimento ed è addirittura necessario usare un ago di plastica.
Fornite al bambino i materiali su un vassoio e create per lui una scatola del cucito in cui ogni cosa abbia il suo posto.
Ricordate che all’inizio il tessuto deve essere pre-forato, per rendere possibile l’uso dell’ago di plastica, volendo scegliete la tela aida che non necessita di forature.
Per imparare a cucire si parte dalle figura geometriche, pertanto disegnate sulla stoffa delle figure geometriche e ,se non utilizzate la tela aida, forate i bordi e mettete i materiali a disposizione del bambino lasciando che ripercorra i contorni con ago e filo .
Si può forare anche un cartoncino, quindi il primo apprendimento della gestione di ago e filo può avvenire con la carta e non con la stoffa.
Oppure la porzione di stoffa può essere mantenuta in tensione grazie a un cerchio da ricamo che aiuterà il bambino nella gestione del cucito.
Gli aghi, anche quelli di plastica, vanno sempre riposti con ordine. Nel passaggio all’ago vero, in fase di uso, mettete a disposizione del bambino una spugna che serva da appoggio per l’ago, anche quando il piccolo vi ancora il suo filo.
Le attività svolte col bambino possono essere sempre esemplificate, questo vale anche rispetto al cucito.
Per sostenere il bimbo mentre impara a cucire è bene rispettare una gradualità nell’apprendimento:
all’inizio sarà la mamma a infilare la lana nella cruna dell’ago, poi lo farà il bambino, a principio i fori praticati sulla stoffa saranno ampi e poi sempre più piccoli, ciò fino ad arrivare alla gestione dell’ago comune.