Per la nostra consueta domenica in famiglia io e mio marito abbiamo deciso di portare i nostri bambini al cinema.
Stavolta però abbiamo optato per qualcosa di diverso dal classico cartone animato che spesso i miei figli chiedono di vedere e ci siamo orientati su qualcosa che fosse più istruttivo e che potesse consentire loro di “mettere in pratica”, anche se non letteralmente, ciò che hanno imparato a scuola.
La marcia dei pinguini – Il richiamo: un film per la famiglia.
La nostra scelta è quindi caduta sul film documentario uscito nelle sale lo scorso 23 febbraio “La marcia dei pinguini – il richiamo”, il sequel di quello che fu un grande successo nel 2005.
Dopo più di 10 anni dalla realizzazione del primo film ispirato alla vita dei pinguini imperatori, il regista e documentarista francese Luc Jacquet ci ha permesso di viaggiare nuovamente attraverso i ghiacciai dell’Antartide e seguire ancora una volta la marcia dei pinguini grazie a riprese ancor più spettacolari.
Come detto in precedenza, durante la visione del film abbiamo unito l’utile al dilettevole.
Proprio in questo periodo infatti il più grande dei miei figli sta studiando gli ambienti e le varie fasce climatiche, tra cui le zone polari divise in due zone: il Circolo Polare Artico e il Circolo Polare Antartico.
La marcia dei pinguini è stata per lui un’ottima occasione per poter esplorare, anche se solo attraverso il grande schermo, quei luoghi perennemente ricoperti di ghiaccio ed ascoltare il silenzio surreale dell’antartico, interrotto solo dai forti venti e dai versi degli animali che vi abitano.
Il secondogenito invece sta studiando gli ecosistemi e, durante le splendide riprese effettuate sott’acqua, quelle che riprendono i pinguini imperatori mentre pescano il cibo per sfamare i loro piccoli, abbiamo fatto un piccolo ripasso per quanto riguarda la catena alimentare dell’ecosistema marino.
In particolare ha avuto modo di osservare alcuni degli organismi marini studiati fino ad ora, soprattutto quelli appartenenti al gruppo Benthos, ossia quelli che vivono a stretto contatto con il fondale marino.
Quello appena descritto è stato, per così dire, l’aspetto pratico che si può estrapolare dalla visione de La marcia dei pinguini – il richiamo. Ora concentriamoci sull’aspetto emotivo.
La storia, che stavolta viene spiegata attraverso la voce di Pierfrancesco Diliberto, conduttore, attore e regista meglio conosciuto con il nome d’arte “Pif”, è costruita attraverso flashback narrativi che trasformano la storia della famiglia del pinguino imperatore in un appassionante puzzle.
Il tema centrale è la crescita del piccolo pulcino che avviene solo grazie ai sacrifici e alla devozione della mamma e del papà.
Nei primi anni di vita del cucciolo infatti il loro compito sarà quello di nutrirlo, proteggerlo ed iniziarlo alla vita, azioni ben cadenzate, spesso ripetitive che però rappresentano il loro bagaglio culturale che verrà tramandato di generazione in generazione.
Tutto ciò viene reso ancor più spettacolare dalle riprese mozzafiato che mostrano paesaggi impervi ed a volte contrastanti ma in perfetta armonia tra loro.
Quest’anno La marcia dei pinguini – Il richiamo prende parte alla campagna del WWF che riguarda l’adozione di un pinguino.
La Notorious Pictures, società indipendente di produzione e distribuzione cinematografica, nonché distributore del film documentario, sostiene la campagna del WWF “Adotta un cucciolo” in modo attivo.
Oltre ai 100 pinguini già adottati, la società ha infatti reso noto che ne adotterà altri 50 al raggiungimento dei 50mila fans sulla pagina facebook ufficiale La marcia dei pinguini – Il richiamo.
Inoltre, tutti coloro che hanno acquistato un biglietto di La marcia dei pinguini – Il richiamo potranno conservarlo e richiedere uno sconto pari a 3 € sul biglietto d’ingresso dell’Acquario di Genova.
Un modo per approfondire la conoscenza dei pinguini e di molte altre specie marine.