Mamma umiliata in televisore perché è grassa, è accaduto a Forum.
Giusy è passata dalla taglia 40 alla 56 in 16 anni di vita coniugale, ha incominciato a prendere peso dopo due gravidanze molto ravvicinate tra loro. Negli anni, il marito non ha mai accettato il mutamento fisico della moglie e oggi l’aspetto esteriore della donna diventa un “problema enorme” anche per la figlia adolescente.
Sabrina, 15 anni, pubblicamente manifesta sdegno dinnanzi alle difficoltà alimentari della madre e chiede al giudice di vivere col papà perché intende salvarsi dal pericolo di somigliare alla donna che l’ha generata.
La collocazione abitativa dei figli della coppia, la 15enne Sabrina e il 13enne Giuseppe, sarebbe l’oggetto del contendere, ma i valori (a mio parere distorti) che hanno animato la puntar di Forum non possono non essere presi in considerazione e non possono non divenire oggetto di riflessione.
Il caso della mamma umiliata in televisione perché è grassa è andato in onda su Canale5 durante la puntata di Forum di ieri, 21 febbraio.
Come Vita da Mamma, il nostro intento non è quello di giudicare la veridicità dei fatti e nemmeno intendiamo giudicare se sia lecito o meno che certi messaggi vengano veicolati attraverso la televisione, qui il nostro scopo è riflettere sui valori che i giovani respirano e su quelli che noi trasmettiamo o dovremmo trasmettere ai figli.
Nonna Patrizia ha chiesto l’affidamento dei nipoti; mamma Giusy è alla ricerca di se stessa e si sta lasciando aiutare per ritrovare il suo equilibrio interiore oltre che alimentare; papà Stefano e la nuova compagna difendono il loro diritto alla bellezza e ne infondono la ragazzina, Sabrina. Questo, in sintesi, il copione su cui si articola il dibattimento televisivo.
Si sarebbe dovuto solo stabilire dove collocare abitativamente i figli, invece, lo show televisivo si concentra su Giusy e sul suo percorso di vita: la donna si trova “costretta” a raccontare le vessazioni psicologiche subite in molti anni di matrimonio e presto si scopre che, com’è naturale che sia, i figli assorbono gli umori della famiglia e se ne lasciano condizionare nella crescita.
Mamma umiliata in televisore perché è grassa, il peso di Giusy è stato la causa della rottura del suo matrimonio e ora è la causa dell’acredine con cui la figlia prende e distanze dalla mamma.
Con gli occhi di una madre, mi sento di esprimere la mia opinione e, prescindendo ancora una volta dal merito, mi pare che il messaggio che trapela sia pericoloso: “nessun perdono per le debolezze umane!”
“Spogliati prima di venire a letto perché non ti posso vedere nuda, mi fai schifo”, nonna Patrizia giura dinanzi alla corte televisiva che il genero avrebbe vessato sua figlia con frasi come questa e con costanti e reiterati atteggiamenti mortificanti e sminuenti.
Giusy veniva isolata dalle amicizie di Stefano perché il marito provava vergogna per l’aspetto fisico della moglie; la donna veniva costantemente accusata di non essere appetibile e messa a confronto con altre madri più magre; a lei si attribuiva la colpa di non riuscire a dimagrire, ciò a detta di Giusy e Patrizia.
Mamma Giusy e nonna Patrizia aggiungono al loro racconto un tassello fondamentale: Stafano non faceva altro che muovere accuse senza fattivamente sostenere sua moglie con il debito e indispensabile affetto.
Pertanto, la mamma umiliata in televisore perché è grassa non avrebbe ottenuto in casa le cure emotive necessarie a supportarla e si sarebbe lasciata andare sentendosi “inutile e impotente”.
“Sei grassa, mi vergogno di te”, le diceva il marito. Sullo schermo di Forum compare una foto di Giusy prima e dopo le gravidanze.
Ai miei occhi di donna la mamma passata dalla taglia 40 alla 56 non ha mai perso la sua bellezza.
Ma padre e figlia giurano che la bilancia ha, in delle fasi acute, superato i 100chili di diverse decine di chilogrammi e commentano i disturbi alimentari della donna con un’ira che somiglia al rancore.
Attualmente Giusy è in cura per i suoi disturbi alimentari, in studio vengono mostrate le prove del percorso medico della mamma: sul pavimento dell’aula televisiva viene disteso un lenzuolo bianco e su esso sono disegnate le sagome della donna nelle diverse tappe del suo dimagrimento.
Giusy, che ne dovrebbe essere orgogliosa, viene presentata alle telecamere come una donna “impressionata” dal suo lenzuolo del dimagrimento; si percepisce l’animo provato di una persona che ha faticato e fatica a liberarsi del dolore subito negli anni.
In questo senso, la mamma umiliata in televisore perché è grassa dovrebbe farci riflettere sulla paura che la società vive dinanzi al dolore altrui: spesso il malessere di chi ci circonda, anche quello dei familiari viene da noi ripudiato, ce ne allontaniamo perché egoisticamente lo percepiamo come un impedimento alla nostra felicità.
Nonna Patrizia chiede l’affidamento dei nipoti perché ritiene che l’ex compagno della figlia, papà Stefano, abbia leso la serenità psicologica di Giusy mortificandola per la sua mutata forma fisica, e ora ritiene anche che, in modo diverso, col suo atteggiamento il padre mini l’equilibrio e la crescita dei figli.
La primogenita di Stefano, Sabrina, ha 15 anni. Il papà l’ha educata a un regime alimentare sano, la spinge a mangiare bene per non diventare come la mamma e le inculca il culto del corpo come “tabernacolo” della bellezza.
Il bello è un concetto che ritorna in questa “esagerata” puntata di Forum. “Esagerata” è qui l’espressione di un mio personalissimo parere, da madre ammetto che l’educazione calchi i valori morali e esageri i sentimenti, non ammetto, invece, che venga esagerata la ricerca formale e materiale della perfezione. Per parte mia temo molto la tendenza moderna a far prevalere l’apparire sull’essere.
Dinnanzi alle telecamere di Forum, interloquendo con nonna Patrizia e riferendosi alla sua bambina, ovvero alla 15enne Sabrina, papà Stefano ha espressamente detto: “è un’età critica, se non la seguo diventa come tua figlia (ovvero diventa come Giusy, la mamma)”.
Da mamma mi sono chiesta come sia diventata Giusy e perché? Ai miei occhi è diventata mamma e il suo corpo ha mutato forma, nient’altro!
Una figlia non dovrebbe vedere la mamma e “pesarne” i chili o contarne i capelli bianchi o osservarne le rughe, una figlia dovrebbe guardare sua madre negli occhi e parlare a cuore aperto con lei!
Sabrina apertamente aggredisce la madre per il suo peso corporeo, a quanto pare la giovane figlia aderisce completamente alla visione del padre a cui il “grasso fa schifo” (affermazione fatta dallo stesso Stefano).
“Mio padre mi indirizza e mi spiega come ci si comporta per non rischiare di finire com’è finita mia mamma dopo il parto” dice Sabrina e aggiunge “è diventata una cicciona”.
Si assiste allo sfogo pubblico di una bambina che accusa la mamma di non essere più capace di assolvere ai suoi doveri di madre, tutto a causa di un peso gravoso che le impedisce non tanto di muoversi quanto di essere bella e piacevole come lo sono le altre mamme, quelle degli amici di Sabrina.
La mamma umiliata in televisore perché è grassa viene processata da sua figlia e condannata a rimanere senza il conforto della sua comprensione, almeno per ora.
“Io mi vergogno di te” ha detto Sabrina rivolgendosi alla mamma; ha ribadito più volte la sua vergogna e lo ha fatto dinnanzi a tutti, senza mai manifestare alcuna compassione per le sofferenze della donna.
Come ha sottolineato anche la nonna, l’amore e la comprensione sembrano sentimenti sconosciuti al rapporto familiare che intercorre tra Giusy, Stefano e Sabrina.
Nonna Patrizia si domanda perché l’educazione impartita da Stefano sia incentrata sull’aspetto fisico e sulla bellezza restando lontana dai sentimenti.
Io da mamma mi domando se sia giusto raccontare pubblicamente le distanze di una famiglia, anche solo ammettere che una figlia possa opporsi alla mamma semplicemente per la sua “bruttezza” (laddove poi la verità oggettiva smentisce cotanto accanimento perché Giusy appare come una donna in carne ma bella).
I nostri figli sono sorprendentemente aderenti a noi: loro sono il riflesso della nostra educazione, il disegno dei nostri principi, il ritratto della nostra anima mentre osserva se stessa in uno specchio d’acqua … è nostro compito non inquinare la crescita, la cultura e l’educazione dei bambini.
Ricordo sempre un episodio della mia Vita da Mamma legato all’educazione di mio figlio al rispetto degli altri:
il mio bambino aveva 4 anni ed eravamo in fila dinnanzi alla biglietteria di un circo, una pedana mobile in ferro conduceva la coda umana verso il finestrino della roulotte da cui una gentile circense gestiva la cassa, davanti a noi c’era un bimbo in carne che saltando vivacemente sulla pedana creava un effetto vibrazione, mio figlio lo redarguì: secondo il mio bambino, quel suo coetaneo era troppo grasso per saltare.
Come solo i bimbi sano fare, mio figlio disse la sua senza considerare il valore e il peso che la nostra parola può avere per gli altri e sugli altri.
La mamma, chiaramente colpita, portò via il piccolo senza commentare. Anche io lasciai la fila, parlai a mio figlio e gli spiegai cosa vuol dire essere diversi.
Quando ero piccola, mia mamma apriva la sua mano contro la mia e mi dimostrava con un gesto semplice come le mani nel mondo non siano mai uguali. Quel pomeriggio io feci lo stesso e dopo la nostra chiacchierata andammo a cercare il bambino per scusarci. La madre rimase esterrefatta. Capì che molte volte avevano offeso suo figlio senza mai chiedergli scusa.
Se quel giorno non avessi educato mio figli a riflettere sul peso delle parole non sarei stata una buona madre e sarei stata peggiore se non l’avessi portato a scusarsi.
Alla fine del circo i bambini si salutarono con un batti cinque.
Non è compito di nessuno giudicare l’aspetto di un altro, ciò che va considerato è il cuore non il corpo … del resto per un caso strano della vita il primo non si misura in peso o grandezza ma in azioni e gesti.
“C’è una ragazza grassa in classe mia […] fa schifo […] lei è una cicciona”, dice Sabrina dinnanzi alle telecamere e in Tv.
Se in classe di Sabrina ci fosse un’adolescente grassa, vessata per il suo aspetto e isolata dal gruppo, le parole della protagonista di Forum potrebbero essere persino qualificate come “diffamatorie” e certamente sono insensibili se non sconvenienti.
Eppure né il padre, né la mamma, né la nonna, né la conduttrice hanno invitato Sabrina a scusarsi con l’amica!
Certo della ragazza grassa non è stato fatto il nome ma la sua collocazione nel gruppo classe l’ha resa riconoscibile e, a prescindere da ciò, il giudizio di Sabrina ha palesemente svelato un’attenzione alla forma fisica “importante”, forse troppo importante!
Mamma umiliata in televisore perché è grassa: la sua colpa è avere messo troppi chili dopo i parti e essere rimasta vittima del cibo.
“Vergognati”, le urla il marito mentre Giusy entra in studio e intanto appare una bella donna curvy.
Si capisce subito che la massima condanna di Giusy è la distanza che sua figlia mantiene da lei, lo sdegno con cui la sua ragazza guarda il suo grasso come se da solo fosse capace di coprire, affossare e ingurgitare l’anima della donna.
Giusy e Stefano si scambiano accuse reciproche, lei piange e recrimina la mancanza d’affetto del marito.
“Sei te che non sei una persona determinata”, l’accusa la figlia Sabrina e Giusy viene sopraffatta dalle parole crudeli della ragazza a cui non riesce a trasmettere il suo stato d’animo.
“Ad un certo punto ho pensato di fare un gesto estremo” confessa mamma Giusy cercando di spiegare quanto si sia sentita annientata e subito rivolge il suo pensiero ai figli ammettendo pubblicamente che a salvarla è stato il loro amore.
“Avrei dovuto farmi seguire ma non ci sono riuscita”, ammette Giusy mentre la platea di Forum è impietrita dinanzi alle parole della piccola Sabrina che urla: “Mi sono vergognata di avere una mamma come te”.
“Chi ingrassa per la gravidanza è inguardabile”, insiste Stefano.
Da spettatrice, per una volta attonita, mi sono chiesta se si possano dire parole così in televisore … non esiste un garante delle donne?
Giusy è stata ricoverata per 5 mesi per dare una svolta alla sua vita alimentare ma adesso la figlia manifesta la sua legittima volontà di vivere col padre e, stante la sua età, la richiesta viene accolta.
Sabrina e Giuseppe andranno a vivere col papà e la sua nuova compagna. Ciò è possibile poiché le politiche educative e alimentari di papà Stefano non ledono la salute psicofisica dei figli né arrecano loro alcun pregiudizio, è fattibile malgrado le umiliazioni subite da Giusy e a fronte della richiesta della figlia.
Le telecamere di Forum non perdono l’occasione di accogliere anche l’opinione della nuova compagna di Stefano. I due insieme elargiscono “lezioni” di nutrizione e vita sana anche avverso il pubblico in studio.
“Lui non ama la persona, ama l’aspetto”, dice un saggio dal pubblico parlante riferendo il suo umile consiglio alla fidanzata del papà.
Mamma umiliata in televisore perché è grassa: è la figlia a sferrare il colpo finale contro la madre.
“Avrei voluto lei come madre, non te!” sentenzia Sabrina rivolgendosi alla mamma e manifestando un’impietosa preferenza per la bella compagna di Stefano.
Sotto molti aspetti, dalla cura di sè al grasso di troppo, la nuova fidanzata del papà dà ragione alla vergogna della ragazzina.
Dinnanzi alla compiacenza con cui una la compagna del padre ha appoggiato la 15enne, da mamma io mi sono interrogata:
credo che nessuna donna dovrebbe mai accrescere il divario tra una madre e una figlia, solo avendo memoria dell’importanza del ruolo materno o solo per rispetto della dignità femminile oppure anche solo per istinto materno.
Il giudice prima di deliberare chiede a Sabrina di ringraziare il destino per una mamma che dinanzi a tanto non ha reagito con qualche ceffone. Poco dopo nonna Patrizia arriva a chiamare Sabrina “un mostro” e anche questo mi ha profondamente colpita.
I figli dovrebbero essere lo specchio in cui noi adulti riflettiamo ciò che siamo come coltivatori della terra del futuro: nessun figlio può essere definito mostro e men che meno un nipote, piuttosto mostruosa potrebbe essere l’educazione che lo ha alimentato.
Mamma umiliata in televisore perché è grassa, è accaduto a Forum: QUI il VIDEO