Perdere un genitore è una frattura nel cuore di qualsiasi essere umano è una gelida valanga che travolge l’animo e, dopo un lutto così enorme, prima che si ricomponga un nuovo equilibrio, occorre tempo a chiunque, per chiunque vi sono lacrime e silenzi, ricordi e dolori.
Tina Cipollari racconta della morte del padre.
Ospite di Silvia Toffanin, l’opinionista siede sulla poltrona di Verissimo e racconta del suo papà in quella fase delle vecchiaia che volgeva alla fine: ”E’ stato un momento triste della mia vita”, dice la Cipollari. Il papà è finito a quasi 100 anni, ma malgrado la sua sia stata una lunghissima vita, la sofferenza della separazione ha toccato profondamente il cuore della figlia.
Tina Cipollari racconta della morte del padre con commozione e di quell’uomo che tanto ha amato fa un racconto di similitudini e vicinanza:
la bionda commentatrice di uomini e Donne confessa che suo padre le somigliava nel carattere, aveva come lei un gran cuore che andava ben oltre le apparenze: “Era così, un po’ scontroso ma con un grande cuore”.
Quando Tina Cipollati racconta della morte del padre emerge un dettaglio intimo della loro vita affettiva: “Devo dire che io l’ho amato molto di più quando è diventato così adulto”, confessa l’opinionista. Tina ammette di essergli stata molto vicina nelle ultime fasi della sua vita e quando il papà oramai non la riconosceva più, la chiamava Angela l’infermiera.
Accade spesso che un figlio debba assistere al declino di un genitore ma accade altrettanto spesso che questa fase arrivi a chiusura di una vita in cui pian piano ci si è scoperti negli anni, anche trovando saldi punti di contatto.
Con la maturità genitori e figli possono trovare momenti di profonda unione e creare fortissime complicità, ciò avviene perché si diventa dei pari e portavoce delle stesse esperienze, preoccupazioni ed esigenze e in questo essere tutti adulti e “uguali” si condivide amandosi profondamente.