Incinta di 8 mesi, viene visitata per un malessere e dimessa dal reparto di ginecologia dell’ospedale Maggiore di Novara, torna a casa con una prescrizione medica: doveva assumere un farmaco per bloccare le contrazioni.
Ma qualche cosa non è andato come doveva e la donna incinta di 8 mesi ha perso il bambino che aspettava. L’amarissima scoperta è avvenuta a pochi giorni dalle dimissioni.
Mamma si diventa dal test di gravidanza e l’intera attesa del figlio concorre a rendere la donna madre. Quando nasce un bambino, colei che partorisce e accoglie il figlio tra le braccia è già “la mamma” perché nei mesi gestazione la donna ha già stabilito una relazione intima ed affettiva col bambino.
Una donna incinta di 8 mesi ha perso il bambino che aspettava: si tratta di una mamma che di fatto ha perduto suo figlio, attendeva di partorirlo vivo e invece lo ha scoperto morto nel ventre.
La Procura della Repubblica, su istanza di parte (la donna ha sporto denuncia), ha aperto un’inchiesta per stabilire eventuali responsabilità.
La stampa nazionale ne dà notizia facendo sapere che al momento sono noti solo i fatti:
una donna gravida e all’ottavo mese di gestazione è stata dimessa dall’ospedale, vi si era recata per un malessere; pochi giorni dopo le dimissioni è tornata in reparto per dei controlli di routine ma il suo bambino era già morto.
Durante gli esami di rito l’aspirante mamma, che attendeva solo la nascita di suo figlio, ha scoperto che quel sogno che culla va nel suo grembo non aveva più battito.
Il tempo e il mondo si fermano nel cuore di una mamma che veda il suo ventre divenire giaciglio di dolore. Per queste donne ci vuole rispetto, loro meritano cura e laddove necessario anche giustizia.
Sebbene non si conoscano i dettagli della vicenda è giusto e corretto dare visibilità alla denuncia sporta da questa madre. Non è detto che vi siano colpe umane, tuttavia è corretto indagare per garantire a tutte le donne e a tutti i bambini la massima tutela e la più alta attenzione.
A questa mamma va il più sentito e profondo abbraccio di Vita da Mamma e alla sua creatura va la nostra preghiera.
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Nota per il lettore: l’immagine di copertina è una foto di repertorio con carattere meramente illustrativo.