Alessia Marcuzzi si sforza di far credere a tutti che l’Isola dei Famosi sia solo un gioco e che, all’interno di questo ludico contesto, non vi sia spazio per ragionare sui massimi sistemi della vita. La presentatrice tiene questa posizione anche quando comunica l’ espulsione di Andrea Marcaccini.
L’Isola dei Famosi non è un tribunale (non lo sono né la Tv né i media in generale), questo è un fatto inequivocabile. Tuttavia i reality hanno sempre dimostrato che nel mettere a nudo i concorrenti, nell’esporre tutto di loro, si mettono a disposizione del pubblico anche le vicissitudini, i sentimenti e le lacrime. Dal pubblico non si può pretendere un’osservazione silenziosa e senza “giudizio”perché il l’osservatore è vivo, pensante e sensibile!
In questo senso sarebbe stato impossibile chiedere al pubblico di non commentare l’ espulsione di Andrea Marcaccini, che, peraltro, non fonda sulla denuncia della ex fidanzata ma su una violazione contrattuale:
l’ex naufrago ha omesso di informare la produzione della sussistenza di un procedimento penale a suo carico.
Se i naufraghi si mettono a nudo, esponendosi come si espongono all’osservazione di un vasto pubblico, è anche lecito che chi li osserva manifesti una propria opinione!
E’ giusto che il dibattito scaturito dagli eventi si svolga civilmente e può rendersi necessario anche parlare di argomenti importanti. Insomma non c’è contesto ludico che tenga quando si espone tutto di sé ad un pubblico pensante, ma questa è solo un’opinione personale.
L’Isola ha parlato di lutti, sofferenze, mancanze, errori e com’essa tutti i reality ne parlano, ne hanno parlato e ne parleranno sempre.
In questo senso va riconosciuto ad Andrea Marcaccini il diritto di “difesa” (sebbene si tratti di difesa mediatica).
L’ex naufrago confessa di non aver parlato della vicenda per vergogna ma anche perché una rilevante porzione delle accuse a suo carico sarebbero già state archiviate con sentenza lo scorso gennaio: in sede giudiziale lo stalking e il sequestro di persona sarebbero stati archiviati per insussistenza dei fatti e assenza di prove.
Espulsione di Andrea Marcaccini, il racconto dei fatti, così come esposto dall’ex naufrago, si oppone letteralmente a quello di Daniela De Jesus Cosio:
Il sequestro di persona non si sarebbe mai realizzato perché, stando a quelle che sarebbero le risultanze giudiziarie, la coppia aveva una vita sociale e la casa stessa era aperta agli ospiti. E per di più l’ex fidanzata del Marcaccini, così come racconta Andrea in Tv, disponeva delle chiavi dell’appartamento. Dati questi che avrebbero portato ad escludere legalmente l’ipotesi di sequestro.
Lo stalking, secondo quanto riferito dal naufrago, non sarebbe stato rilevato da nessun tabulato telefonico, messaggio o testimonianza di alcun tipo.
Un’ altra parte delle accuse, invece, sarebbero state rinviate a giugno; ritornando a quanto dichiarato da Daniela De Jesus Cosio le accuse rinviate a giugno dovrebbero essere quelle relative alla violenza privata e alle lesioni.
Prendendo atto dell’ eliminazione di Andrea Marcaccini, non ci si può non sottolineare un passaggio della sua difesa pubblica:
“Non reputo uomini quelli che picchiano le donne, né donne quelle che picchiano gli uomini”, ha detto l’ex naufrago aprendo il dibattito sulla violenza in generale, intesa anche come violenza sui maschi.
La violenza sui maschi sarebbe una realtà, un’altra faccia della medaglia di cui in Italia, per retaggio anche culturale, non si parla.
Il profilo Instagram di Daniela De Jesus Cosio si è trasformato in un’arena in cui i colpevolisti e gli innocentisti si sono scontrati.
Per parte mia ritengo che il pubblico abbia il diritto di esprimere un’opinione, fare anche domande a cui i diretti interessati (giacchè forniscono i loro contatti social) possono o non possono rispondere. L’opinione del pubblico, che diventa biasimevole solo quando sia espressa con oltraggio e volgarità, è tanto più lecita in quanto la vicenda è stata resa nota dagli stessi personaggi (pubblici) che l’hanno vissuta.
Se un personaggio pubblico veicola gli accadimenti della sua vita attraverso i media non può, poi, pretendere il silenzio di chi lo osserva.Tanto più che temi delicati come la violenza domestica (sia essa maschile o femminile) meriterebbero approfondimento e attenzione in ogni sede. Non ci può essere sensibilizzazione senza dibattito e nessun posto è “sbagliato” o inappropriato per fare cultura!
L’ espulsione di Andrea Marcaccini avviene, dunque, per violazione del contratto, per l’omessa comunicazione a Mediaset del procedimento penale in corso a suo carico.
Quel che resta di questa vicenda, posto che le posizioni di entrambi meritano di esser dibattute e considerate in giudizio, è un grande bisogno di verità. Vladimir Luxuria è la sola a verbalizzare con coraggio e sincerità questo bisogno augurando (non solo all’ex naufrago e alla sua ex fidanzata, ma a tutti) che la verità venga a galla!