Dopo la rivelazione in conferenza stampa della partecipazione totalmente gratuita di Maria De Filippi al Festival di Sanremo, in rete si sono diffuse le indiscrezioni sul possibile cachet che percepirà invece Carlo Conti.
Stando alle voci che son circolate in rete nelle ultime settimane, il conduttore, nonché organizzatore della kermesse musicale, guadagnerà circa 650 mila euro, 100mila in più rispetto alla passata edizione.
Protesta contro Sanremo: l’invito a boicottare il Festival.
Come era facile intuire, tale somma ha suscitato l’indignazione del pubblico al punto tale da far diventare virale la protesta contro Sanremo, un chiaro invito per tutti coloro che pagano in Canone Rai a boicottare l’evento.
Ecco uno dei tanti messaggi – esistono diverse versioni della protesta contro Sanremo – che circolano in rete:
<<Per protesta la sera di Sanremo spegniamo tutti la TV per piacere… altro che share e canone Rai!! Non devono vedere un euro da noi!! Anche i grandi VIP si vergognassero!! Date da mangiare alla povera gente delle zone terremotate! FATE GIRARE QUESTO MESSAGGIO!>>.
Lo scopo chiaramente sarebbe quello di spostare l’attenzione dalla kermesse canora alle vittime delle recenti tragedie che hanno colpito il nostro paese.
Un invito che, stando alla recenti dichiarazioni di Carlo Conti, è giunto a destinazione, suscitando indignazione nel conduttore che ritiene immotivato ed ingiusto tale attacco.
Protesta contro Sanremo: Carlo Conti parla del suo cachet e del boicottaggio.
Del suo compenso e della protesta contro Sanremo 2017 Carlo Conti ne ha parlato in un’intervista rilasciata al settimanale Chi e pubblicata sul numero 7 uscito nelle edicole lo scorso mercoledì 1° febbraio.
Alla diretta domanda del giornalista che gli ha ricordato le insistenti voci sul suo compenso e l’invito a boicottare il Festival, Carlo Conti ha dichiarato:
<<Mi dispiace molto. Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c’è nella società, ma bisognerebbe sapere i fatti. Non perché un giornale fa un titolo e scrive una cifra allora è quella giusta>>.
Nel corso della protesta contro Sanremo si è parlato tanto di solidarietà verso le vittime del terremoto, un sentimento che il conduttore afferma di condividere e si dichiara già impegnato in tal senso:
<<Ci sono altri modi in cui ciascuno di noi fa qualcosa per chi vive un’emergenza ed è bello se rimane privato. Se quello che devolvo in beneficenza lo devo rendere pubblico per farmi bello allora perderebbe di quella forza che parte da un comandamento: “Ama il prossimo tuo”>>.
Altruista e generoso, è così che si descrive Carlo Conti, una persona a cui non piace “sbandierare” il proprio essere solidale e che preferisce sì contribuire alla causa ma facendolo nel privato, lontano dai riflettori:
<<Se voglio fare qualcosa di importante per gli altri mi sento più ricco se non lo faccio sapere. Ho sempre pensato di dover restituire la grandissima fortuna che ho avuto nella vita e nel lavoro. Quello che mi dispiace è l’attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre>>.
Insomma, protesto contro Sanremo o no, il conduttore aveva già le idee ben chiare su come utilizzare il suo compenso il cui importo diffuso in rete non è stato da lui confermato.