Accettare la perdita di un figlio, ci sarà mai cosa più difficile di questa?
Partorirlo e sapere di dovergli dire addio… Regalarsi più tempo possibile diventa fondamentale per questi genitori a cui la fortuna non ha sorriso e che si trovano a dover lottare con il più grande dei dolori.
Di fronte ad una bambina morta dopo la nascita, tra le braccia dopo averla cullata nove mesi, non rimane ai genitori che chiedere di poterlo fare ancora per un po’ nell’intimità della propria casa.
Bimba morta dopo la nascita portata a casa dai genitori
Una mamma condivide le sue commuoventi foto su Facebook dopo che la sua piccola Evelyn, una bimba morta dopo la nascita, li lascia per sempre, dopo quattro settimane di vita.
E’ stato questo già un piccolo miracolo.
Evelyn era nata il 13 dicembre scorso con parto cesareo, con una malattia cromosomica importante che le impediva di crescere, aveva un cervello non sviluppato, vie respiratorie compromesse e problemi alle coronarie.
Dopo la morte di Evelyn, la mamma Charlotte di 21 anni e il padre Attila, di 28, hanno preso una decisione importante supportati dalla struttura ospedaliera.
Hanno deciso di portare la bimba morta dopo la nascita a casa.
Lo hanno fatto per qualche tempo, per poterla coccolare nella loro intimità, rassegnarsi all’idea, coccolarla e scattarle delle foto prima del funerale.
“E’ stata una decisione difficile da prendere come genitori ma sapevo che tenerla in ospedale sarebbe stato solo egoismo” dice la mamma
“Per noi comunque era anche importante avere del tempo in famiglia, per coccolare la nostra bambina.”
Quando l’hanno portata a casa sono riusciti ad usare la carrozzina che avevano comprato per lei e farle fare delle piccole passeggiate e, per una notte, l’hanno fatta dormire nella culla che avevano scelto.
“Penso che aver potuto avere del tempo da passare con lei possa fare la differenza nell’elaborazione del lutto, emotivamente ha aiutato molto.”
Ora la mamma della bimba morta dopo la nascita vuole che questa possibilità sia garantita a tutti
In questi sfortunati casi Charlotte pensa che tutti i genitori possano e debbano avere diritto a questa opzione importante per non subire anche un distacco immediato.
Per molti potrebbe fare la differenza.
Charlotte e suo marito sapevano della malattia della bimba morta dopo la nascita già dalla ventesima settimana di gestazione, quando con un’ecografia era stata spiegata loro la situazione.
“L’ultima cosa che vorresti come genitore è vedere tua figlia malata e che soffre, sentirsi dire che non sarebbe stata probabilmente in grado mai di respirare da sola, però ci attaccavamo ad ogni speranza.”
Così i genitori della bimba morta dopo la nascita decidono di passare 12 giorni con lei in ospedale e poi portarla a casa per quattro giorni, quando le sue condizioni si fanno particolarmente gravi.
Charlotte e Attila portano a casa Evelyn grazie ad una culla refrigerata che gli ha fornito l’ospedale, d’accordo con la procedura un po’ insolita che però avrebbe permesso ai due di elaborare meglio la situazione. Una possibilità che, secondo questa mamma e questo papà, dovrebbe essere data a tutti.
Fonte: Huffingtonpost