“Odio pensare che si fosse resa conto che la morte stava arrivando, ma credo che lei ne abbia avuto coscienza”, queste le parole del papà di Elena Desserich, un angelo innocente strappato alla vita all’età di appena sei anni.
Elena Desserich si è spenta nell’agosto del 2007 a causa di un cancro al cervello, le cure farmacologiche l’avevano debilitata togliendole talune funzionalità motorie e, verso la fine dei suoi giorni, aveva perso l’uso della parola.
Niente può lenire la sofferenza che discende dalla morte di un figlio, sopravvivere alla propria creatura è un dolore che non dà pace né tregua. Ma per quanto sembri incredibile, Elena, malgrado la sua tenerissima età, ha saputo fare per i genitori qualche cosa che ha reso l’addio più dolce e che ha mantenuto viva la sua presenza: ha lasciato dietro di sé un patrimonio di bigliettini d’amore scritti all’insaputa di tutti e nascosti ovunque.
Mamma e papà Desserich hanno trovato i primi messaggi della piccola Elena pochi giorni dopo la sua morte, ma il loro stupore è divenuto enorme nei mesi a seguire quando si sono resi conto che i biglietti non smettevano di comparire.
A Elena Desserich fu diagnosticato un cancro inoperabile al cervello, i medici, pur non trascurando la necessità di intervenire e pur pianificando la chemioterapia, considerarono da subito grave la situazione della piccola ritenendo che avesse pochi mesi di vita dinnanzi a sé.
La diagnosi si abbatté sulla famiglia come una condanna, allora la bambina aveva solo cinque anni.
La piccola ha lottato contro la malattia per nove lunghi mesi. I genitori hanno cercato in tutti i modi di non palesare mai agli occhi della bimba il “rischio morte”. Alla stampa internazionale hanno dichiarato: “Abbiamo voluto proteggerla quindi non abbiamo mai detto che lei avrebbe potuto non farcela.”
Malgrado ciò la bambina ha nascosto in centinai di luoghi segreti (tra i vestiti, nei mobili, tra gli addobbi natalizi, nelle intercapedini dei muri, nei libri, nelle borse, eccetera) molti e molti biglietti di addio, messaggi di affetto a testimonianza di una amore che non conosce tempo né luogo.
Col senno di poi, i genitori di Elena Desserich credono che la bambina avesse capito che la morte si stava avvicinando e, in un gesto di assoluto amore e di inestimabile altruismo, si è sforzata di manifestare tutto il suo bene e di far sì che i familiari potessero “restare in contatto con lei”.
Per ricordare la loro bambina, per concorrere alla lotta contro il cancro e anche per dare a Grace, la sorellina minore di Elena, un modo tangibile per celebrare la forza di quest’angelo perduto troppo presto, i coniugi Desserich hanno voluto racchiudere tutti i biglietti ritrovati in casa in un libro. I proventi delle vendite vanno tutti alla ricerca ovvero Elena Desserich con i suoi messaggi concorre ancora alla lotta contro il cancro.
Sebbene lei non abbia vinto e, malgrado la morte, Elena continua la sua battaglia contro il grande male e con il suo libro aiuta dal cielo altri bimbi a vincere!
Una delle ultime immagini di Elena Desserich, la piccola sta seduta sulle ginocchia di sua madre in una foto scattata 135 giorni prima che la sua vita finisse.
Mamma e papà Desserich vogliono “preservare” l’ultimo messaggio di Elena, non vorrebbero mai trovare l’ultimo bigliettino, per farlo, per far sì che questo rapporto tra loro non finisca mai, ciascuno di loro ha conservato un biglietto non aperto, lo portano sempre con sé nel portafogli e rappresenta il modo per rimanere in contatto con la figlia.
Elena Desserich dimostra quanto amore vi sia nel cuore puro di un bambino e insieme rappresenta un inno alla vita, il suo più grande messaggio è amare chi ci ama e combattere in nome di questo amore!