Farindola è diventato il centro del dolore del mondo quando l’attenzione della cronaca si è accesa sul dramma dell’Hotel di Rigopiano, le immagini della sua mortale distruzione hanno infranto il cuore di tutti.
Andrea Iannone, pilota della Suzuki, è originario di Vasto, provincia di Chieti. E’ suo un commovente messaggio dedicato a Jessica, una giovane concittadina, rinvenuta cadavere tra le macerie dell’Hotel di Rigopiano.
“Non dimenticherò mai il tuo sorriso”, scrive Andrea Iannone unendosi al dolore di tutti i i cittadini di vasto.
Quello del centauro è l’omaggio ad una vita ma anche una testimonianza fiera di amore profondo per la propria terra. A questo amore dovremmo unirci tutti.
Andrea Iannone con i suoi messaggi a sostegno delle popolazioni terremotate dimostra quanto sia importante diffondere e allargare il concetto del “sostenere”.
Sostenere non vuol dire solo donare e nemmeno vuol dire solo aiutare materialmente (cosa che non tutti noi possiamo fare), sostenere vuol dire rispettare, avere nel cuore una causa e equivale a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica su questioni di questo rilievo.
E’ importante che un personaggio pubblico sostenga cause come questa, è quindi giusto chi il post di Andrea Iannone trovi altre condivisioni dando al ricordo che porta con sé nuovo sostegno.
Oggi più che mai i miei pensieri sono rivolti alla mia terra,rialziamoci! #forzaabruzzo
Una foto pubblicata da Andrea Iannone (@andreaiannone) in data:
Jessica Tinari, la ragazza che Andrea Iannone vuole ricordare, aveva 24 anni ed era originaria di Vasto, il paese del centauro. Il suo corpo è stato ritrovato sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano di Farindola, la giovane stava trascorrendo una breve vacanza col suo fidanzato, Marco Tanda, 25 anni, primo ufficiale della Ryanair, originario di Macerata e residente a Roma. Marco e Jessica si amavano da 9 anni e la loro vita prometteva un futuro felice, oggi questo non è più possibile perchè quella terribile valanga li ha portati via.
Come Sono Morte le Vittime di Rigopiano
Se Andrea Iannone scrive: “.. oggi mi unisco al dolore di tutti i vastesi”, ciascuno di noi dovrebbe unirsi al dolore di tutti gli italiani. Che si voglia o meno vederlo o ammetterlo, c’è una parte della nostra terra che sta vivendo un grande disagio, una situazione di “emergenza” che pare perdurare e non finire.
Lo stato, le istituzioni, l’Italia che conta debbono tenere alta l’attenzione su questa parte della nostra Patria che sta soffrendo e contando molte vittime. Non si possono fermare i terremoti e la distruzione che ne è conseguita ma si può certamente tendere la mano alle realtà colpite e non dimenticarle.