Giuseppina Amabile, la mamma di Massimo Ranieri, si è spenta all’età di 92 anni, era malata da qualche tempo e il celebre cantante aveva già cancellato le repliche napoletane del suo ultimo spettacolo, «Teatro del porto», per poterle rimanere accanto il più possibile.
L’intero borgo napoletano di Santa Lucia e il quartiere del Palonnetto piangono mamma Giuseppina; in questo momento di dolore, grande è la vicinanza che il popolo di Napoli manifesta a Massimo Ranieri.
Giuseppina Amabile, coniugata Calone era stata in televisione accanto a suo figlio, ospite in una puntata dello show di Raiuno «Siamo tutti invitati: citofonare Calone», condotto, appunto, da Massimo Ranieri.
Giuseppina era mamma di quattro maschi e quattro femmine (Massimo era il quinto in ordine di arrivo) suo marito Umberto lavorava come operaio all’Italsider mentre lei si occupava della casa e dei loro ragazzi.
«Se mia madre ha messo al mondo Giovanni Calone, mio padre ha fatto nascere Massimo Ranieri: mia madre mi ha fatto crescere, mio padre mi ha permesso di diventare l’uomo che sono. Perché lui non ha mai smesso di sognare accanto a me», così Massimo Ranieri ha raccontato il ruolo chiave dei suoi genitori ella sua vita artistica.
Correva l’anno 2007 quando Massimo Ranieri dedicò alla mamma la sua prima autobiografia intitolata: «Mia madre non voleva».
Il tweet del lutto compare sulla pagina ufficiale di Massimo Ranieri e il cordoglio degli ammiratori diventa visibile e manifesto nei messaggi social di affetto e vicinanza.
La fortuna di vivere tanti anni accanto alla propria mamma è inestimabile, l’amore che si stratifica è un privilegio che facendosi memoria diviene forza e orgoglio. Tuttavia non esiste mai un’età giusta per dirsi addio quando si è madre e figlio e una mamma che se ne va è inevitabilmente una ferita nell’anima, volando in cielo la mamma che muore porta con sé un pezzo di vita e di cuore.