Molti telespettatori la ricordano come ex corteggiatrice di Uomini e Donne che, nel corso della passata edizione del programma, aveva deciso di scendere le scale degli studi Elios per corteggiare l’ex tronista Andrea Damante.
Ma Rosaria Aprea era già nota al pubblico come l’aspirante Miss Italia che alcuni anni fa fu picchiata dal proprio compagno che la ridusse in fin di vita.
Pur essendo i protagonisti diversi, oggi la storia sembra ripetersi ma con ruoli invertiti, stavolta a subire gli arresti domiciliari con l’accusa di aggressione è la giovane di Macerata Campania, paese in provincia di Caserta.
Ex corteggiatrice di Uomini e Donne arrestata.
Secondo quanto riportato dalle fonti stampa giornalistiche, Rosaria Aprea avrebbe violato, insieme alla cugina, l’ordine restrittivo che le impediva di avvicinarsi al suo ex fidanzato.
Poco prima di Natale, le due ragazze avrebbero aggredito l’imprenditore 34enne, padre del figlio dell’ ex corteggiatrice di Uomini e Donne, e l’attuale fidanzata dell’uomo mentre si trovavano a casa dei genitori di quest’ultimo.
L’ex Miss, che nel corso di questi ultimi anni era diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, sarebbe così passata da vittima a carnefice.
Ma procediamo con ordine ripercorrendo gli eventi accaduti all’ ex corteggiatrice di Uomini e Donne.
Nel maggio del 2013 l’ex fidanzato della Aprea, Antonio Caliendo, a seguito di una lite con la compagna, aveva sferrato a quest’ultima un calcio sull’addome spappolandole la milza.
Ricoverata d’urgenza in ospedale, l’ ex corteggiatrice di Uomini e Donne subì un primo intervento attraverso il quale i medici le asportarono la milza salvo poi tornare in sala operatoria una seconda volta a seguito di un’emorragia interna che l’aveva ridotta in fin di vita.
Salvata dal tempestivo intervento dei medici, l’Aprea rivelò nel corso di un’intervista l’intenzione di perdonare il suo fidanzato che nel frattempo era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Rimasto in carcere fino a novembre, Caliendo fu poi liberato per decorrenza dei termini di custodia cautelare ma gli venne comunque imposto il divieto di avvicinarsi alla giovane, restrizione da lui ignorata più volte.
Dopo averla a lungo perseguitata con appostamenti e messaggi telefonici, l’uomo viene arrestato nuovamente nell’aprile del 2014 per aver picchiato l’aspirante miss. Stavolta verrà condannato agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Oggi l’ ex corteggiatrice di Uomini e Donne riceve le medesime accuse dal suo ex fidanzato.
Nell’aprile del 2015, ossia un anno dopo il secondo arresto di Caliendo, Rosaria Aprea, che nel frattempo aveva avuto una relazione con l’imprenditore Pasquale Russo, fu denunciata, insieme alla cugina e ad un’amica, da quest’ultimo per stalking ricevendo così un ordine restrittivo che le impediva di avvicinarsi ai luoghi che lui frequentava.
Misura che lei avrebbe violato lo scorso 24 dicembre.
Come si apprende dal comunicato stampa, la vigilia di Natale l’aspirante miss si sarebbe recata insieme alla cugina presso l’abitazione del padre di Russo, lì avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente sia l’ex fidanzato che la sua attuale compagna.
In seguito l’imprenditore, recatosi presso la Stazione dei Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, ha querelato le due donne che, dopo l’indagine avviata dagli agenti, hanno ricevuto ieri, giovedì 12 gennaio, un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
Qui di seguito il video che racconta il secondo arresto di Caliendo, ex fidanzato dell’ ex corteggiatrice di Uomini e Donne.