Sono questi i giorni in cui i miei figli e io stiliamo una lista delle cose da fare prima che arrivi Natale.
Il Natale ha molti significati e ispira tante emozioni, tra tutti il senso più profondo di questa festività è laico oltre che religioso ed è la speranza.
La speranza è la vena viva e pulsante del Natale ed è l’insegnamento che ogni genitore può e dovrebbe dare a suo figlio in questa occasione di festa.
Tutte le cose da fare prima che arrivi Natale dovrebbero essere finalizzate all’educazione del bambino alla speranza, dovrebbero valere come un’emozione e avere un senso intrinseco profondo.
Quando nacque il Salvatore il mondo fu pervaso di speranza;
ogni volta che Babbo Natale porta i suoi doni si realizza un annuncio di speranza perché il regalo infonde nel cuore dei bambini la forza di credere in un mondo migliore;
quando la stella cometa illumina il cielo natalizio la luce vince sul buio e libera nel cuore umano la speranza di vedere dinnanzi a sè sempre aperta una nuova via.
In che modo un genitore può educare suo figlio alla speranza trasformando in un’occasione di crescita le cose da fare prima che arrivi Natale?
La speranza è un concetto semplice che si traduce nell’istinto ad andare avanti, nella forza di reazione alle avversità del mondo e nella fiducia in un domani migliore (fiducia che parte dalla stima in se stessi).
I bambini costruiscono la speranza insieme agli adulti con l’esempio, l’azione positiva e la forza del cuore.
10 cose da fare prima che arrivi Natale all’improvviso. 10 azioni per scoprire insieme a tuo figlio che nel domani alberga sempre una speranza di felicità.
1 – Coniugare in pratica il verbo donare.
2 – Dare un nome a una stella.
3 – Fare un buon uso del cellulare, almeno per una volta.
Cose da fare prima di Natale – n° 1: coniugare in pratica il verbo donare
Tra le cose da fare prima che arrivi Natale ricordate di includere un atto di solidarietà. Donare è diventato un verbo difficile, poche persone riescono a coniugare questa possibilità di aprirsi al mondo rendendolo migliore. Scegliete un progetto solidale, locale o nazionale e donate! Non è necessario donare grandi cifre, basta l’intenzione di educare il bambino al dono e pertanto basta dare un piccolo esempio.
A scuola dei miei figli è stato realizzato un mercatino solidale. Mio marito ed io abbiamo deciso di affidare l’educazione dei nostri bambini alle Suore dell’ordine delle Piccole Missionarie Eucaristiche.
Confesso che per noi è stat una scelta “obbligata dal cuore”. Vi racconto: eravamo alla ricerca di una scuola primaria e avevamo in mente una lunga serie di caratteristiche, paletti e idee formative, quanto un giorno tutto venne sconvolto dall’accoglienza. Ci affacciammo alla porta delle suore in una normale giornata di scuola e ci diede il benvenuto una madre dolcissima che senza chiederci troppo di noi ci fece sentire a casa, ci raccontò dei suoi figli come se nessun bambino fosse diverso dall’altro e come se ogni studente fosse prima di tutto un’anima candida da portare alla consapevolezza della vita.
Da allora ad oggi questa scuola ha insegnato ai bambini a vivere prima che a fare di conto e scrivere.
Quest’anno, dopo la classica recita scolastica, i nostri figli sono diventati venditori d’amore e nel mercatino solidale ci hanno permesso di comperare sculture in pasta di zucchero, biscotti e addobbi di natale, tutti realizzati con la collaborazione dei piccoli.
I fondi raccolti saranno devoluti a sostegno di un progetto vitale: le Suore si stanno impegnando per la costruzione di un pozzo d’acqua potabile in una missione dell’Amazzonia.
I miei bambini mi hanno insegnato che nel Rio delle Amazzoni, nel bel mezzo di un luogo invaso dall’acqua, le acque superficiali sono inquinate e perché si possa avere acqua da bere bisogna cercare falde in profondità e scavare ha un prezzo.
Quello di un pozzo per i bimbi dell’Amazzonia è diventato il nosrto progetto solidale di quest’anno e la nostra buona azione, la traduzione concreta del verbo donare.
A tutte le mamme che anche con poco volessero fare loro questa buona azione VitadaMamma lascia i dati utili per una donazione:
Codice Iban: IT06 X033 5901 6001 0000 0108 996
Congregazione delle suore Piccole Missionarie Eucaristiche
Via Ilioneo, 96 – Napoli
Causale: Donazione per l’Amazzonia.
Cose da fare prima di Natale – n°2: dare un nome a una stella.
Cosa sono le stelle? Difficile dirlo guardandole da così lontano! A noi sembrano solo luce che irrompe nella notte. In realtà le stelle sono il risultato visibile dell’energia del cosmo e la luce che vediamo è solo l’ultima manifestazione di un percorso di perfezione naturale. Le stelle sono belle e fulgide come l’anima umana e come lei volano.
Prima di ogni Natale in casa mia dedichiamo una sera a scegliere una stella, guardiamo il cielo da dietro i vetri del balcone della cucina e scegliamo una luce a cui diamo il nome di una persona cara che ci ha lasciati. Abbiamo una stella per i nonni e una per lo zio che Gesù ha voluto con lui troppo presto. Queste stelle restano nel nostro cielo per tutto l’anno e dare loro un nome è solo un pretesto per educare i bambini al ricordo nella speranza di poter tratte da esso altro esempio e altra forza per vivere coraggiosamente.
Cose da fare prima di Natale -n° 3: fare un buon uso del cellulare, almeno per una volta.
Natale può essere occasione di incontro e persino di riconciliazione, può rappresentare la buona ragione per chiamare un parente o un amico che non si sente da tanto.
Educate i bambini a rifiutare gli auguri di plastica e i messaggini copia-incollati a tutta la rubrica telefonica, appiccicati su WhatsApp e Facebook.
All’opposto, fate in modo che col cuore aperto i piccoli selezionino le persone a cui indirizzare un dolce pensiero dedicando loro i caldi e veri cinque minuti di una telefonata d’auguri!