Sappiamo che durante la gravidanza il consumo di alcool è vietato perché può ripercuotersi sul feto e determinare una condizione nota come “ sindrome alcolica fetale”.
Per cui alla nascita il bambino potrebbe avere un peso inferiore alla media, presentare segni di ritardato accrescimento intrauterino, e non scordiamo il rischio di aborto. Per tutti questi motivi da sempre i medici consigliano alle donne in attesa di evitare gli alcolici, o perlomeno di limitarsi occasionalmente ad un bicchiere di vino a pasto.
Invece ora, secondo una ricerca condotta dall’ Istituto Superiore di Sanità, anche un bicchiere di vino a cena, può provocare gravi danni neurologici al feto, con possibili ritardi mentali, e addirittura disturbi comportamentali.
Per capire bene questi rischi gli scienziati hanno usato l’etilglucuronide, un biomarcatore, che ha permesso di analizzare le prime feci (meconio) di oltre 600 neonati, e di rilevarne eventuali tracce di alcool.
Il risultato?
Circa 7 neonati su 100 sono risultati positivi all’alcol.
Questo studio non ha dimostrato che questi bambini sono malati, ma che sono stati esposti ai gravi rischi dell’alcool. Quindi probabilmente più di altri, potrebbero sviluppare deficit intellettivi, cognitivi e psicosociali. La sindrome di iperattività e deficit di attenzione, per esempio, sono dei disordini che potrebbero manifestarsi nell’ambito di un’esposizione del feto all’alcool.
Ancora non si conosce la giusta quantità di alcool da evitare in gravidanza, e non ci sono soglie minime garantite, per questo motivo è importante che le future madri siano molto prudenti nel bere durante i 9 mesi di gestazione.
La soluzione sarebbe :Niente alcool in gravidanza.
Dovrebbe essere scontato, chissà perché, invece, in tante sottovalutano i rischi a cui vanno incontro nel momento in cui decidono di assumere una bevanda alcolica,non tanto per loro stesse, ma per la salute del bambino che portano in grembo.