<<Ho perso mia figlia ma il MIO DIO non fa errori. So che il mio angelo veglia sulla nostra famiglia>>.
Scriveva così LaTavia Roberson alcune settimane dopo aver perso la piccola che portava in grembo, una perdita vissuta da tante mamme che, proprio come la cantante, hanno il loro piccolo angelo che le protegge e le accompagna.
LaTavia Roberson e l’aborto spontaneo.
I fatti risalgono a questa estate quando, nei primi giorni di luglio, alcuni giornali e siti web stranieri annunciarono l’improvviso ricovero di LaTavia Roberson.
Era il 4 luglio scorso e le sue condizioni venivano descritte come critiche, al punto tale che l’ex Destiny’s Child stava presumibilmente lottando tra la vita e la morte.
Per alcune settimane la stessa non aggiornò il suo profilo instagram, un vero e proprio diario della sua vita professionale e familiare, l’ultima foto postata risaliva al 2 luglio, uno scatto che la riprendeva a bordo piscina mentre mostrava il suo pancione.
Un silenzio interrotto solo 2 settimane dopo, ossia il 17 di quello stesso mese. LaTavia Roberson ringraziava tutti i suoi fans che avevano espresso una preghiera per lei e per la bambina che portava in grembo chiedendo loro rispetto e una maggiore privacy per la sua famiglia.
La cantante confermava di esser stata ricoverata in condizioni critiche e che Dio è in grado di risanare le ferite.
Solo un mese più tardi, per l’esattezza il 29 agosto, LaTavia Roberson confermerà la perdita della sua secondogenita.
Dopo aver elaborato il lutto la cantante si sente finalmente pronta a dare la triste notizia:
<<Ho veramente apprezzato ogni preghiera e tutta la positività che mi avete inviato. Sono stata in ospedale e durante quel periodo, purtroppo, ho perso mia figlia, ma il MIO DIO non fa errori. Grazie per le vostre preghiere! So che il mio angelo veglia sulla nostra famiglia!!!>>.
Dalle sue parole si evince che LaTavia Roberson abbia trovato in Dio la forza per superare il suo immenso dolore, una perdita che solo chi l’ha vissuta può comprendere.
Una foto pubblicata da LaTavia Roberson (@iamlatavia) in data:
Sono ancora tanti i tabù che circondano il lutto perinatale, ancora tanta l’ignoranza di coloro che si sentono “obbligati” a voler pronunciare qualche frase di circostanza, convinti che possa tornare utile alla mamma in lutto.
Al contrario, il silenzio, accompagnato dal calore di un abbraccio e dall’offerta di una spalla su cui versare le proprie lacrime colme di dolore, può essere una buona medicina.
Anche se mai nato è e resterà sempre un figlio o una figlia, oggi dotati di candide ali e al quale è stato affidato il compito di vegliare sulla propria famiglia, quella che non hanno fatto in tempo a conoscere.
Parola di una mamma di un angelo.
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