Mettere le dita nel naso è un istinto: l’impulso di infilare le dita nelle narici scatta nel cervello umano in risposta a un fastidio, esattamente come avviene per il prurito. Comunemente la causa del fastidio sono crosticine presenti nel naso, non di rado determinate da precedenti stimolazioni oppure da lesioni da raffreddore.
Più si stimolano le cavità nasali e maggiore è il richiamo del cervello a mettere le dita nel naso.
Il gesto di infilare le dita nel naso e “fare pulizia” è socialmente ritenuto riprovevole, pertanto a mano a mano che i bimbi crescono tenderanno sempre più spesso a non farlo pubblicamente. Questo non vuol dire che non lo facciano più o che non lo facciano gli adulti.
Non tutti sanno, però, che questa pratica è dannosa per la salute e può avere delle conseguenze sul fisico e sul generale benessere della persona. Ecco perché è pericoloso mettere le dita nel naso:
- la stimolazione delle cavità nasali può generare sanguinamento,
e ciò avviene ogni qualvolta delle microlesioni vengono aperte nelle pareti interne del naso anche a causa dello sfregamento determinato dalle unghie;
- nel naso si insinua lo Stafilococco, un germe che non può penetrerebbe il corpo umano se non attraverso una ferita o una lesione.
Il naso auto-protegge il corpo grazie alla peluria e all’integrità delle mucose. Ma questa naturale auto-protezione si perde quando però le pareti interne delle cavità nasali vengono lesionate.
- Per rimarginarsi le ferite interne alla cavità nasale, dopo ogni lesione si creano delle crosticine che portano ad avvertire un istinto simile a quello del prurito e quindi stimolano il soggetto a mettere le dita nel naso.
Qui si innesca un circolo vizioso che rende la stimolazione delle cavità nasali un fastidioso vizio.
- Le mani veicolano germi e batteri, pertanto non è mai esclusa la possibilità che mettendo le dita nel naso le pareti delle cavità nasali, lesionate dallo sfregamento, si infettino.
La cavità nasale è irrorata da 5 arterie e il sangue viene trasportato verso la parte anteriore del naso anche da molte diramazioni capillari. Più il soggetto che stimola il naso è piccolo maggiormente fragili saranno i capillari, ciò, unito alla complessiva delicatezza del naso (che può sanguinare anche con una piccola botta), spiega come mai si possa perdere sangue dalle narici anche dopo una leggera sensibilizzazione. Oltretutto i bambini tendono a mettere le dita nel naso nuovamente e distanza di poco tempo dal sanguinolento perché inconsapevolmente non razionalizzano i pericoli e perché la lesione interna forma velocemente delle crosticine di cui i bambini vorrebbero subito liberarsi.
L’esplorazione delle cavità nasali se reiterata durante il giorno mette il naso a forte rischio infiammazione e successivo sanguinolento. Razionalizzare è la migliore soluzione umana per smettere di mettere le dita nel naso.
I bambini hanno difficoltà oggettive a razionalizzare certi gesti, tanto più che non sono ancora capaci di gestire i propri limiti fisici.
Per ridurre lo stimolo fisico a mettere le dita nel naso è bene tenere pulite le narici utilizzando una soluzione salina per la pulizia del naso o uno spray precipuo.
Per aiutare la responsabilizzazione dei bambini fate vedere loro semplici e piccoli disegni (anche realizzati da voi stessi) capaci di illustrare il percorso di germi e batteri nel corpo attraverso le lesioni delle cavità nasali. Spiegate loro che mettere le dita nel naso li espone a malattie, sanguinamento e irritazioni, aiutateli, quindi, a divenire consapevoli del proprio corpo e a rispettarlo.