La genitorialità cambia lo spirito delle persone e più profondamente ne muta gli interessi perché lo sguardo si volge verso i bisogni dei bambini che d’improvviso diventano prioritari.
Dopo essere stato “Capitan Uncino”, Francesco Facchinetti è uno di quei personaggi capaci di dimostrare quanta maturità possa portare con sé la genitorialità.
Oggi papà Francesco, mamma Alessia Marcuzzi e mamma Wilma Helena Faissol incarnano “la famiglia allargata perfetta” in cui trovano spazio e equilibrio Mia, Lavinia e Leone, i tre figli di Facchinetti. Mentre Mia nacque dall’amore tra Francesco Facchinetti e Alessia Marcuzzi, Lavinia e Leone sono i frutti dell’unione sentimentale con Wilma Helena Faissol.
Francesco si dimostra sempre un papà attento e sensibile, che nutre per i figli un dolce ed enorme amore e rispetto.
Ed è proprio il rispetto per i bambini ad essere richiamato in una recentissima condivisione Instagram di Francesco Facchinetti.
L’artista papà ha postato un durissimo video che immortala un episodio di maltrattamenti all’interno di un istituto scolastico e ai danni di piccolissimi studenti.
Le parole liberate da Francesco Facchinetti non lasciano spazio al perdono e sono durissime:
“Diffondete questo video che ritrae la FECCIA di questo mondo! Solo così posso chiamare chi maltratta i bambini. Se dovesse succedere ai miei bimbi, mi farò giustizia DA SOLO. Mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho detto.”
La giustizia che i genitori sempre più insistentemente domandano è di carattere preventivo: a seguito dei tanti episodi di violenza negli asili, l’istallazione di telecamere a circuito chiuso capaci di monitorare le attività che coinvolgono i bambini, sembra la soluzione che tutti auspicano e vorrebbero.
Personalmente prendo sempre le distanze dall’invocazione pubblica di una giustizia privata, ritengo che evocare a sé il potere di giudicare e punire possa sortire un effetto ben diverso dal concetto puro di “giustizia”. Tuttavia, da mamma, non potrei mai immaginare i miei figli tra le mani di “maestri” come quelli assurti agli onori della cronaca per i tanti episodi di vessazione e violenza che negli ultimi anni hanno riempito i telegiornali.
Francesco Facchinetti, come chiunque riproponga in rete video o immagini di questo tipo, riapre il dibattito sulla giustizia preventiva e su quello straordinario strumento precauzionale che potrebbero essere le telecamere. Del resto non si dice sempre, e rispetto ad ogni ambito del diritto, che i piccoli godono di interessi supremi da tutelare sopra ogni cosa anche in nome della loro delicata fragilità?