Secondo le stastistiche, il 12% dei neonati nascono prematuri, ovvero tra la 22ª settimana e la 37ª settimana di gestazione. Considerando che la durata della gravidanza è di circa 40 settimane, un neonato che nasce tra la 37ª e la 42ª settimana è invece considerato a termine.
E’ sempre più frequente che anche neonati fortemente pre termine, riescano a sopravvivere con minimi danni o nessuno. E’ spesso una dura battaglia snervante ma molto, molto spesso vittoriosa. Se si ha un bimbo nato pretermine, è importante anche sapere cosa accade dopo con in prematuri a casa, tutte le accortezze, le attenzioni, cure e controlli di cui hanno bisogno questi piccoli ma grandi guerrieri, una volta che finalmente si arriva a casa e si lasciano ui sicuri confini dell’ospedale e della terapia intensiva neonatale.
I 5 segni che ci fanno capire quando possiamo portare i prematuri a casa
La situazione di ogni bambino può essere diversa, i medici valuteranno moltissimi parametri personalizzati prima di potervi dare il consendo di portare i prematuri a casa. In generale i nostri piccoli eroi devono riuscire a raggiungere questi obiettivi:
1 – Con qualche rara eccezione, i neonati devono dimostrare di riuscire a nutrirsi adeguatamente per crescere senza problemi.
2 – Acquisire peso: i prematuri devono dimostrare di prendere peso costantemente tra i 20 e i 30 grammi almeno al giorno.
3 – I prematuri devono avere una temperatura corporea stabile senza l’aiuto dell’incubatrice.
4 – Devono riuscire a respirare autonomamente.
5 – I responsabili della terapia intensiva neonatale verificheranno che anche voi siate pronte ad accogliere i prematuri a casa e si attiveranno per darvi tutte le informazioni e la sicurezza possibili, una volta accertato lo stato di salute del neonato che vi permetta di averlo finalmente a casa.
Prematuri a casa, come comportarsi per il trasporto
Quando si ha a che fare con un neonato prematuro, anche il trasporto dall’ospedale a casa richiede maggiore attenzione. E’ bene che si sia sicuri che il piccolo possa essere opportunamente seduto nel suo seggiolino, nel dubbio chiedete al personale dell’ospedale se il neonato può usufruire di tale posizionamento, se e come sia meglio portarlo a casa. A volte potrebbe essere più sicuro trasportarlo in una navicella sdraiata, ancorata in sicurezza.
A volte infatti i neonati troppo piccoli non possono essere alloggiati bene nel seggiolino, per quanto lo si possa regolare al minimo delle misure, i nostri piccolini potrebbero inevitabilmente risultare troppo piegati su se stessi e avere difficoltà a respirare.
L’aiuto per i prematuri a casa
Se un aiuto è sempre auspicabile con l’arrivo di un bébé, lo è ancora di più con l’arrivo di un prematuro in casa. Considerate un piccolo aiuto per le faccende domestiche che vi permetta di non dover investire tutto il poco “tempo libero” che avrete nelle pulize ma vi consenta di riposare adeguatamente.
Potete anche chiedere ad un parente particolarmente premuroso e disponibile. Secondo la testimonianza di molte mamme avere qualcuno che aiuti senza interferire in quelle prime settimane di adattamento, è cruciale, per sentirsi più sicure e poter recuperare energie.
Le notti con i prematuri a casa
La notte rappresenta sempre un’incognita per tutti i neogenitori. Possono essere peggio di quanto ci sia immaginati ma anche meglio, per i genitori di neonati prematuri possono essere strane perché spesso sono molto tranquille.
I bimbi prematuri tendono frequentemente ad essere un po’ pigri nelle poppate e a non svegliarsi spesso. Dovrete essere voi a stimolarli nella giusta misura, soprattutto di giorno affinchè siano sufficientemente sazi per passare una notte serena ma senza che gli venga a mancare il necessario nutrimento quotidiano.
In ogni caso, anche di notte, è opportuno, per le prime settimane, che mantengano un ritmo accettabile nelle poppate e si sveglino almeno ogni quattro ore.
I problemi nell’allattamento dei prematuri a casa
Considerate che spesso i piccoli prematuri hanno difficoltà nell’allattamento e potrebbero ingozzarsi facilmente mentre succhiano il latte, per alcuni è più difficile attaccarsi al seno ma non scoraggiatevi e cercate di mantenere sempre la produzione di latte attiva, anche se doveste utilizzare un tiralatte per i primi tempi e offrire al neonato il biberon e soprattutto ricordate sempre che
allattare un prematuro è comunque possibile!
E’ impegnativo e a volte frustrante per i primi mesi ma cercate di puntare all’obiettivo principale che è quello di nutrire il vostro piccolo con il vostro amore e con tutto ciò che gli è necessario per crescere nel modo migliore.
Contattate però il medico se il piccolo dovesse continuamente rigurgitare dopo le poppate. Non esitate anche in questo caso a chiedere aiuto, è meglio fare una domanda in più anche se vi sembra banale, che vivere giorni in angoscia.
Se avete momenti di scoraggiamento guardate le immagini e leggete le storie positive di quanti neonati pretermine ce l’hanno fatta brillantemente!!!
Controlli per i prematuri a casa
L’ospedale vi assegnerà una tabella di monitoraggi atti a verificare la crescita e il quadro di salute del vostro piccolo guerriero. Anche il vostro pediatra potrà fare controli adeguati e fornirvi tutte le informazioni migliori.
Considerate che i prematuri a casa sono maggiormente soggetti ad infezioni respiratorie soprattutto se sono stati aiutati dal ventilatore meccanico, dunque tenerli costantemente controllati è essenziale.
Pensate comunque in positivo, che avete con voi il vostro piccolo e che i momenti più difficili passeranno, dando spazio ad una vita in cui le difficoltà saranno solo un ricordo necessario per dirvi che ce l’avete fatta!
Fonte: Pregnancymagazine