<<Non fate il mio stesso errore. Potrebbe costare la vita ai vostri figli>>.
Questo l’accorato appello di una mamma che, in seguito ad un terribile incidente d’auto che avrebbe potuto portarle via una delle sue due bambine più piccole, oggi porta avanti una campagna di sensibilizzazione per il corretto uso dei seggiolini per l’auto.
Mamma lancia un appello: la storia della piccola Summer-Rose.
A raccontare i fatti è la stessa Angela Brown, residente nel New South Wales, stato australiano, attraverso un post pubblicato sul suo profilo facebook in data 24 maggio, 3 mesi dopo il terribile incidente d’auto per il quale la sua terza figlia, oggi duenne, stava rischiando la vita.
Il 26 febbraio scorso la donna, il marito e le sue due bambine più piccole, che all’epoca dei fatti non avevano ancora compiuto uno e due anni, viaggiavano a bordo del loro SUV quando il mezzo si è schiantato contro un albero alla velocità di circa 100 chilometri orari.
Il forte impatto ha fatto si che l’auto si ribaltasse in avanti e che l’albero cadesse sulla parte superiore della macchina bloccando la famiglia al suo interno.
Dopo lo scontro, udendo le proprie figlie urlare, la donna si è girata per controllare le condizioni delle sue bambine. La maggiore, seduta nel suo seggiolino rivolto verso il senso di marcia, aveva una vistosa ferita alla testa provocata da un pezzo dell’aria condizionata che, staccandosi in seguito all’urto, le aveva colpito la fronte.
La più piccola, seduta nel seggiolino posizionato nel senso opposto di marcia, non aveva riportato alcuna ferita, salvo un piccolo ematoma sulla spalla.
Nessuno di loro avrebbe immaginato che di li a poco sarebbe iniziato il loro incubo.
Mamma lancia un appello: la tremenda diagnosi e la prodigiosa ripresa della piccola Summer-Rose.
Angela e Summer-Rose vengono trasportate al Westmead Hospital mentre il marito e la figlia più piccola furono trasportati in un altro ospedale.
Alla bambina, che avrebbe compiuto due anni solo 3 mesi dopo, venne diagnosticata la rottura delle vertebre C2 e C3 e lo strappo dei legamento della vertebra C1.
I medici decisero di applicarle un Halo Vest o Halo Brace, ossia una struttura in metallo applicata al cranio al fine di evitare movimenti bruschi collegata ad un gilet di plastica o gesso che avvolge collo, spalle e busto fino all’ombelico.
Tre mesi dopo quel terribile incidente, quando non si conoscevano ancora le sorti della piccola Summer-Rose, la mamma lancia un appello a tutti i genitori ricordando loro l’importanza dell’uso dei seggiolini.
In particolar modo del posizionamento di quest’ultimo, un particolare che può sembrare insignificante ma che ha salvato la vita alla figlia più piccola mettendo invece a rischio quella della terzogenita.
Il collo dei bambini, si sa, è molto delicato e, pur sostenendo il peso della testa, non è in grado di resistere ai forti urti, soprattutto quando il seggiolino è posizionato nel senso di marcia.
Il forte impatto infatti tende a spingere in avanti la testa del bambino, anche quando questi è saldamente legato al seggiolino tramite l’apposita imbragatura. Ciò richiede un enorme sforzo da parte della colonna vertebrale che può subire lesioni anche gravi.
La mamma lancia un appello affinché i genitori prolunghino l’uso dei seggiolini collocando gli stessi nel senso opposto di marcia.
Secondo le normative vigenti infatti vi è l’obbligo di posizionare i seggiolini auto fronte retro solo per quelli ideati per una fascia di età dai 0 ai sei mesi e per un’altezza del bambino pari a 70 centimetri.
Per coloro che hanno invece un’età compresa tra i 9 mesi e i 4 anni vi è la possibilità di collocarli nei seggiolini, attaccati sul sedile posteriore, rivolgendoli fronte strada.
Tuttavia, al giorno d’oggi esistono diversi accessori o seggiolini auto che consentono di posizionare comodamente anche i bambini più grandi, fino ai 4 anni di età e per un peso pari a 18 kg, nel senso opposto di marcia, rendendo così i loro viaggi ancora più sicuri.
Per quanto riguarda la piccola Summer-Rose, le sue condizioni sono in netto miglioramento.
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Fonte: Daily mail –Huffington Post