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Bimbo Down di 15 Mesi Diventa un Importante Fotomodello

di Gioela Saga

11 Novembre 2016

Ci sono bambini che sembrano nati per stare di fronte ad una telecamera, estremamente fotogenici e che si divertono ad essere coinvolti in video e foto.

Pensava questo anche la mamma di un bimbo down che non vedeva nella sindrome del figlio un limite oggettivo al poterlo proporre come modello per una casa di moda, finché non le è stato fatto notare poco diplomaticamente.

Bimbo Down di 15 mesi diventa fotomodello

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Con i suoi occhioni blu, i suoi capelli biondi e le guanciotte rosse ti verrebbe solo voglia di abbracciarlo, Asher ha 15 mesi ed è nato con la sindrome di Down e una grande capacità di porsi in modo naturale e simpatico davanti alla telecamera.

Quando sua mamma Meagan. 27 anni, ha letto che una casa di moda per abbigliamento per la prima infanzia la OshKosh cercava un fotomodello dell’età del suo bimbo, non vede nulla di male dunque ad inviare la foto di Asher sperando di vedere il suo piccolo in copertina.

Nulla di sbagliato anche perché Asher adora essere fotografato e per lui un gioco stupendo.

Quando la mamma contatta l’agenzia per sapere se il suo bimbo fosse stato scelto per la campagna, ciò che le viene risposto si commenta da solo.

Mamma di un bimbo down propone il figlio come fotomodello

La risposta dell’agenzia lascia poco spazio all’immaginazione, e la mamma si sente davvero demoralizzata, non tanto perché suo figlio non è stato scelto ma per il motivo per cui non è stato neppure preso in considerazione.

Le viene detto in una mail che nei criteri di ricerca per il piccolo fotomodello non era contemplato il fatto che si stesse cercando un bambino con dei bisogni speciali come Asher…

La mamma risponde che allo stesso modo non avevano certo specificato che non volevano bambini con bisogni speciali, dunque Asher poteva benissimo essere preso in considerazione….

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La discriminazione verso questo bimbo down è comunque evidente… senza bisogno di ulteriori parole.

Maegan però non si ferma qui, dopo l’iniziale e comprensibile frustrazione, apre Facebook e posta la foto del concorso sulla pagina Changing The Face of Beauty, che fa capo ad un’associazione senza scopo di lucro che vuole diffondere una nuova idea di bellezza a livello globale: la bellezza non deve essere standard, non può e non deve essere vincolata a prototipi standardizzati ma deve andare al di là e ci si propone di diffondere l’immagine anche di bambini con disabilità che possono essere proposti come modelli di bellezza a tutti gli effetti.

L’immagine viene postata anche sulla pagina della casa di moda OshKosh e viene anche condivisa dal popolare gruppo Kids with Down Syndrome diventando una fotografia virale e con migliaia di like, più di 123.000 condivisioni in poco tempo.

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La OshKosh non può più far finta di nulla ma deve constatare la popolarità dell’immagine del bimbo down.

Maegan è convinta che suo figlio abbia le caratteristiche giusto per lavorare nel mondo della moda e sia in grado di poter dare il suo contributo alla campagna pubblicitaria.

Fiunalmente la OshKosh contatta la mamma di Asher e gli offre un contratto come fotomodello per la loro linea, con una campagna che inizierà nel 2017 e la mamma spera che la carriera di Asher non finisca qui ma sia solo l’inizio.

“Le persone con bisogni speciali possono avere lo stesso valore e apportare contributi di ogni tipo esattamente come le persone considerate normodotate” dice Maegan.

Anche la sorellina più grande Addi dice con orgoglio:

“Anche se è affetto dalla sindrome di Down, non è diverso, è semplicemente Asher!”

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