Altri 17 nuovi casi positivi. Salgono così a 96 i neonati venuti alla luce al Policlinico Gemelli che sono entrati in contatto con il bacillo della tubercolosi.
Da quando sono iniziati i controlli sui bambini nati al Gemelli, dopo che un’infermiera che lavorava al reparto di Neonatologia si è ammalata di TBC, sono state effettuati 1.358 visite e test. Di questi sono pervenuti 1.128 risultati e quindi si aspetta ancora il responso di altri 230 test. Ma il numero dei controlli potrebbe aumentare ulteriormente perché vi sono delle famiglie che non è ancora stato possibile raggiungere, nonostante – afferma la nota diffusa dalla regione Lazio – i ripetuti tentativi di contatto, telefonici ed epistolari.
Intanto stamattina, alle 9.30, il TAR del Lazio, accogliendo il ricorso d’urgenza presentato dal Codacons per contestare la composizione della Commissione d’indagine nominata dalla presidente della regione Lazio, ha convocato la regione Lazio e la stessa associazione in merito al caso della Tbc al Policlinico Gemelli. Nei giorni scorsi, il Codacons, dopo aver scoperto che il marito dell’infermiera aveva contratto la malattia nel 2004, aveva posto alcune domande alla presidente della regione Lazio; domande ancora senza nessuna risposta, ed alle quali ieri se n’è aggiunta un’altra: chi effettua materialmente i test sui bambini a rischio di contagio? Perché – sostiene l’associazione dei consumatori – non può essere il Gemelli, o società e laboratori ad esso collegati, a condurre i test, essendo evidente un conflitto di interesse.
Sulla vicenda del marito dell’infermiera malato anch’egli di tubercolosi, lui stesso, in un’intervista pubblicata su Repubblica.it, ci tiene a chiarire alcuni aspetti della vicenda. Nel 2004 egli si è ammalato non di tubercolosi, come denunciato dal Codacons, ma di “pleurite essudativa di sospetta origine tubercolare. Non contagiosa”. Sostiene anche di non aver mai lavorato in strutture sanitarie collegate al Gemelli. E, a proposito della malattia della moglie, dice che molto probabilmente ha contratto la TBC in ospedale, contagiata da qualche paziente; che ha iniziato a star male da luglio, ma che nessuno dei suoi sintomi (pressione bassa, sinusite) lasciava presagire la tubercolosi, malattia che le è stata diagnosticata quando, in seguito, ha deciso di fare una lastra toracica…Troppo tardi, però.