Tra i mille dubbi che assalgono i neo genitori nella gestione del neonato, ha senza dubbio una posizione rilevante la questione del ciuccio.
Dare il ciuccio ai neonati o no è una delle domande più frequenti e alle quali si danno mille risposte diverse.
Dare il ciuccio ai neonati: perché?
Senza alcun dubbio per la mamma e il papà il ciuccio è un notevole aiuto.
Quando il bambino nasce, il suo contatto principale con il mondo avviene attraverso la bocca. La suzione è notevolmente importante per lui e tutto viene valutato, filtrato e gestito attraverso questo senso fondamentale.
La vista deve ancora migliorare e il neonato assaggia tutto ciò che lo circonda e lo farà per lunghi mesi. Il ciuccio dà un immediato conforto al neonato che si sente subito riappacificato; non a caso in inglese è chiamato pacifier, cioè pacificatore, un termine che rende proprio bene l’idea della sua funzione primaria.
Il piccolo riceve dal ciuccio una gratificazione e una compensazione per tutte le sue possibili frustrazioni o fastidi.
Dare il ciuccio ai neonati o no?
Molti pensano che dare il ciuccio ai neonati rappresenti un “brutto vizio” ma in realtà non possiamo parlare propriamente di vizio, è senza dubbio un’abitudine ma che può essere gestita come tante altre nel percorso educativo e cognitivo del bambino, senza drammatizzarne troppo molti aspetti.
Vi sono varie “accuse” mosse contro il dare il ciuccio ai neonati, vediamo le principali:
– Il ciuccio viene spesso accusato di essere il principale responsabile di problemi successivi relativi alla dentizione e alla malocclusione ma in realtà ciò è vero solo in parte.
Tutte le linee guida indicano che il ciuccio può iniziare a rappresentare un problema se il suo uso viene protratto oltre i 6 mesi-un anno di età, dunque si ha tutto il tempo di aiutare il bambino nelle prime fasi, alleviare i suoi malesseri e dare una mano ai genitori nella sua gestione.
– Si pensa che il ciuccio possa ostacolare l’allattamento ma secondo autorevoli studi ciò non corrisponde a verità neppure per i prematuri, anzi, si evidenzia come l’ascolto di musiche dolci come una ninna nanna e il conforto del ciuccio possano addirittura aiutare anche i più piccoli a stare meglio e hanno un effetto positivo anche su alcuni segni vitali quali il battito cardiaco e la saturazione dell’ossigeno.
Dallo studio è emerso che l’utilizzo del ciuccio non riduce né la frequenza, né la durata delle poppate.
Tuttavia, per prudenza la mamma potrebbe evitare l’uso del ciuccio nelle primissime settimane di vita e introdurlo dopo le prime 3-4 settimane quando ha già avviato con successo l’allattamento che si è rafforzato.
Dare il ciuccio ai neonati previene la Sids
Oltre ad essere un validissimo aiuto per calmare i neonati, il ciuccio ha dimostrato essere un valido mezzo di prevenzione e riduzione dell’incidenza della Sids, sudden infants death syndrome, la cosiddetta morte in culla del neonato o morte bianca.
Studi e ricerche universitarie hanno stabilito che la suzione del pollice e l’uso del ciuccio diminuiscono il rischio di SIDS. Pare che i neonati che usano il ciuccio abbiano una soglia del risveglio più bassa e si sveglino più frequentemente, riducendo il rischio di apnee fatali.
Inoltre l’uso del ciuccio aiuta il bambino a respirare attraverso la bocca, se il naso è ostruito.
Il ciuccio aiuta anche a prevenire lo scivolamento all’indietro della lingua durante il sonno che può causare soffocamento e apnee notturne perché durante la suzione il bambino è costretto a tenere la lingua in avanti diminuendo il rischio di ostruzione orofaringea.
Ultimo ma non meno importante, il ciuccio facilita anche la deglutizione della saliva impedendo che venga ingerito il liquido organico con l’aria provocando pericolosi soffocamenti durante le ore notturne visto che il neonato è ancora in fase di allenamento nella respirazione matura.
Dare il ciuccio o lasciare succhiare il pollice
Il bimbo spesso succhia il pollice fin da quando è nella pancia della mamma, non è raro addirittura vedere che compie questo gesto spontaneo anche durante le ecografie.
La suzione abbiamo già detto che ha una funzione molto importante dal punto di vista affettivo e sensoriale.
Il pollice però presenta una conformazione che può effettivamente dare problemi alla dentizione successiva, modificando la struttura del palato molto di più del ciuccio, soprattutto rispetto ai ciucci delle ultime generazioni, ben studiati appositamente per evitare questo tipo di problemi.
Inoltre pensate a quanto possa essere difficile poi disabituare un bambino che succhia il pollice, sempre a disposizione, rispetto al ciuccio.
In conclusione, possiamo affermare che l’uso del ciuccio per i bambini non sia una cosa da deprecare, anzi, i punti positivi sono senza dubbio più numerosi dei dubbi che si possano avere.
Come e quando togliere il ciuccio