Dovrebbero concludersi entro oggi tutti i test per la TBC sui bambini nati al Policlinico Gemelli, dove un’infermiera affetta da tubercolosi – adesso sospesa ed in cura all’Ospedale Spallanzani – ha lavorato senza che nessuno si rendesse conto o sapeva della sua malattia.
In un primo momento i test erano stati previsti sui bambini nati da marzo a luglio, il periodo in cui l’infermiera ha lavorato nel reparto di Neonatologia, ma dopo la positività al test di alcuni bambini nati a marzo si è reso necessario estendere i controlli anche a quelli nati a febbraio, e non si esclude che si possa ancora andare indietro nel tempo. E così, il numero dei probabili test positivi è passato da 1.271 a 1.479, inclusi quindi i 208 bambini nati a febbraio.
Fino a ieri, su 1.058 visite e test di cui sono pervenuti 829 risultati, 57 sono risultati positivi, con una media del 6,9 per cento. Questo significa che 57 neonati sono entrati in contatto con il batterio della TBC, ma che però – si spera – la profilassi prevista dal protocollo predisposto dall’Unità di coordinamento regionale dovrebbe salvare dalla malattia vera e propria.
Intanto prosegue l’inchiesta del Codacons. Dopo aver denunciato la tubercolosi del marito dell’infermiera, che, secondo l’associazione dei consumatori, avrebbe contratto la malattia nel 2004, e dopo ave scoperto che anche lui era un infermiere, adesso il Codacons chiede alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, di rispondere a tre domande:
– “Dove lavorava come infermiere il marito dell’infermiera del Gemelli?”
– “Lavorava già nel 2004, quando aveva la pleurite tubercolare?”
– “L’’illustre commissione incaricata dalla Polverini deve accertare anche questo o no?”
In una nota del 29 agosto, la Direzione del Policlinico Gemelli aveva dichiarato di non aver mai ricevuto alcuna segnalazione, né da parte della dipendente, cui è stata diagnosticata TBC, né da parte delle autorità sanitarie competenti, di patologia tubercolotica, di cui sarebbe stato affetto un familiare dell’infermiera.
La Procura di Roma, nel frattempo, continua ad indagare sul caso. Si vogliono conoscere le procedure di controllo messe in atto dalla direzione del Policlinico Gemelli per accertare le condizioni di salute dei propri dipendenti. E proprio ieri sono stati ascoltati quattro dirigenti del Policlinico su questo aspetto.
Non è invece ancora stata interrogata l’infermiera, ancora in isolamento all’Ospedale Spallanzani.
Per la giornata di oggi sono stati fissati 136 appuntamenti. Stasera sapremo se e quanti altri test risulteranno positivi.