Questa non è una delle barzellette alle quali gli italiani sono sottoposti da tempo dal loro premier, ma in comune con esse ha il fatto che non faccia ridere per nulla.
La manovra finanziaria di Arcore ha previsto che per calcolare l’età pensionabile non potranno più essere conteggiati gli anni del servizio militare e quelli universitari.
Lo ha detto Silvio Berlusconi, al termine del vertice di maggioranza, in un comunicato che non è piaciuto a nessuno: «Mantenimento dell’attuale regime già previsto per coloro che abbiano maturato quarant’anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione». Cioè, a partire dal 2012, per andare in pensione d’anzianità, a prescindere dall’età anagrafica, non saranno conteggiati i 40 anni di contributi comunque realizzati, e quindi calcolando anche gli eventuali riscatti degli anni di laurea e di militare, ma saranno necessari 40 anni di lavoro effettivo.
Hai sprecato il tuo tempo a studiare ed a servire la Patria? Peggio per te. Quegli anni di università e di militare non ti serviranno per andare in pensione prima, ma solo per avere una pensione più alta. Forse, perché c’è chi rischia di restare senza pensione nel caso di impossibilità di far valere il corso di laurea o il servizio militare. I più fortunati, invece, a vecchiaia inoltrata, dopo aver lavorato tutta una vita, potranno andare a trascorrere gli ultimi anni della loro esistenza in una casa di cura più costosa e senza badare a spese!
Ma il web non ci sta, e sui blog e social network monta l’indignazione e la protesta.
“24 mesi in Marina, obbligatori, e adesso?”
“Mi state rubando quattro anni di riscatto di studi universitari e un anno di servizio militare mentre i vostri privilegi restano gli stessi”.
“Che fine faranno quei diciotto milioni spesi per riscattare la mia laurea?”.
“Attaccarsi al riscatto della laurea e del servizio militare non mi sembrano proprio grandi pensieri. Ma perché non intervenire sui grandi patrimoni?”.
“Perché io devo aspettare sempre di più per andare in pensione e a un parlamentare bastano cinque anni, e anche meno, per poter percepire un vitalizio d’oro?”.
“Chi devo ringraziare per aver dato il voto a chi oggi vuole togliermi l’anno di servizio militare – oltretutto obbligatorio – ai fini pensionistici?”.
Ma forse – come dice qualcuno su fb – è tempo di altre proteste, non solo sul web ma sulle piazze e… nei seggi elettorali.
Intanto il 6 settembre si sciopera. La mobilitazione generale è stata proclamata dalla Cgil.