Il momento della nascita è un attimo che racchiude in sé una vita e benché il neonato sia così piccolo e indifeso è in grado di sapere già esattamente ciò di cui ha bisogno. In quell’istante, la sua prima necessità è quella tutta fisiologica di procurarsi il sostentamento necessario.
Questa capacità innata ed immediata del neonato può essere soddisfatta subito dalla mamma o si può adottare la tecnica del Breast crawl, ovvero lasciare che il bimbo si sposti autonomamente, gattonando sulla pancia della mamma, verso il suo seno.
Il Breast Crawl per iniziare l’allattamento subito
Quando Jessica, mamma 32enne, pensava al suo parto era convinta fin da subito di voler approcciare la tecnica del Breast crawl, questa era la sua priorità.
Questa capacità istintiva porta il bambino ad iniziare l’allattamento in modo molto precoce e ad aiutare la mamma ad accelerare la montata lattea. Questo processo può durare dai 30 ai 60 minuti, nel caso in cui i bimbi ancora non abbiano trovato il seno della mamma allora potrebbero necessitare di un piccolo aiutino ma quest’ora pare esser davvero significativa per condizionare in maniera favorevole tutto il processo di allattamento.
Anche l’Unicef sostiene questa tecnica e cerca di diffonderla tra le mamme e gli operatori del settore.
L’importanza del Breast Crawl
Il Best Crawl è una cosa assolutamente magica
Jessica e suo marito erano d’accordo nel dare alla loro piccola questa grande opportunità che è stata documentata magistralmente dalla fotografa Leilani Rogers.
Quei 4o minuti impiegati dalla piccola Harper per raggiungere il seno della mamma sono stati magnifici e affascinanti, il primo dialogo, il primo rapporto tra mamma e figlia.
Non ha fatto capricci, non ha pianto ma lentamente, con pazienza, si è trovata la sua strada verso il seno della mamma finché non ha trovato la sua posizione.
In cosa consiste il Breast Crawl
Le fasi del Breast Crawl possono essere riassunte in questo modo:
– Il bimbo deve essere asciugato bene con un telo di cotone morbido, ad esclusione delle mani che gli serviranno per muoversi e avanzare.
– Il bimbo deve essere dato alla mamma e tenuto vicino a lei, sorretto brevemente per un primo contatto guancia a guancia. Ciò permette alla madre di baciare il neonato.
– Il bimbo viene posto sul ventre della mamma fra i seni scoperti a pieno contatto con la sua pelle per assicurare un primo legame (bonding) preziosissimo.
– E’ bene coprire con un telo mamma e bimbo perché stiano caldi.
– In queste fasi l’istinto del neonato è a livelli molto alti.
– Questa posizione assicura una stimolazione istintiva e precoce e fornisce calore, amore, sicurezza e cibo.
– Quando possibile, si solleva con un cuscino la testa alla madre, per facilitarle il contatto visivo con il piccolo.
– I calcetti del bambino daranno delle piccole scosse al grembo materno, stimolandone la contrazione. Questo agevolerà l’espulsione della placenta e ridurrà il sanguinamento.
– Quando il neonato si rende conto che il cibo è vicino, inizia la salivazione. L’odore del seno è un forte stimolo che lo guida verso il capezzolo. L’odore che sente il bambino è simile a quello di una sostanza che si trova nel liquido amniotico che circonda il feto nel grembo.
– I muscoli delle spalle, dei fianchi e del collo del bimbo sono abbastanza sviluppati da permettergli di muoversi. Anche se la sua capacità visiva è limitata si muove verso il seno della mamma, scorge l’areola, alza la testa e arriva alla meta.
Il Breast crawl è dunque una tecnica vantaggiosa per cominciare subito l’allattamento, se non vi sono difficoltà fisiologiche specifiche, aiutano l’espulsione della placenta, il rapporto mamma e neonato, inoltre il massaggio del seno da parte del bambino e la successiva suzione inducono una massiccia immissione di ossitocina che aiuta l’utero a contrarsi riducendo anche la perdita di sangue della mamma.
E’ da considerare che il Breast crawl è praticabile anche dopo parto cesareo, non ci sono controindicazioni a tal proposito a meno che non ci siano complicanze sopraggiunte.
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Fonte: Huffingtonpost