Non sono rari i casi in cui, con l’anno scolastico in corso, alcuni genitori decidano di cambiare scuola ai propri figli.
I motivi che li spingono a tale scelta radicale sono principalmente legati all’organizzazione familiare anche se non si escludono casi in cui a prevalere sono le esigenze e le attitudini dell’alunno.
Nel primo caso si tratta di vere e proprie necessità che in un certo qual modo costringono il genitore a propendere per il trasferimento da una scuola ad un’altra, nel secondo caso si tratta di situazioni che richiedono periodi di riflessione più o meno lunghi ed importanti valutazioni da parte di tutta la famiglia.
Una volta presa la decisione di cambiare scuola, non resta che “affrontare” l’iter burocratico.
Per poter cambiare scuola è necessario che il preside dell’istituto scolastico di partenza, ossia quello al quale è iscritto l’alunno o che attualmente sta frequentando, rilasci il nulla osta.
Prima ancora di richiedere tale documento però è necessario scegliere la scuola di destinazione e sincerarsi che la stessa sia disposta ad accogliere lo studente.
Cambiare scuola, prima tappa: colloquio con il preside della scuola di destinazione.
È importante che i familiari richiedano un colloquio informale con il dirigente dell’istituto presso il quale intendono trasferire il proprio figlio al fine di verificare se vi siano o meno posti disponibili.
Il cambio di scuola, anche se interessa un singolo alunno, non deve infatti incidere pesantemente sul numero degli alunni e delle classi dell’istituto di destinazione.
Se, ad esempio, una classe ha raggiunto il numero massimo di alunni, la scuola può rifiutare l’ingresso di un nuovo studente al fine di evitare l’attivazione di una nuova classe che andrebbe così a gravare sul bilancio dello Stato.
Durante il succitato incontro, il preside avrà l’occasione di conoscere l’alunno, di verificare, seppur sommariamente, la sua preparazione ma soprattutto di valutare insieme alla famiglia le motivazioni che li spingono a cambiare scuola.
Accertata la disponibilità, la scuola di destinazione dovrà comunicarla all’istituto di provenienza, ciò può avvenire sia per contatto diretto tra le due segreterie oppure attraverso la redazione di una lettera che andrà poi consegnata ai familiari dell’alunno che a loro volta provvederanno ad allegarla alla domanda di nulla osta.
Cambiare scuola: come richiedere il nulla osta.
Il nulla osta rappresenta un atto discrezionale, ossia sarà il preside a decidere se rilasciarlo o meno a chi ne fa richiesta, ma, nel contempo, rappresenta un atto dovuto che non può essere negato se debitamente motivato.
Le motivazioni che il genitore trascriverà sulla domanda per ottenere il nulla osta diventano quindi fondamentali per poter consentire all’alunno di cambiare scuola.
Se la causa del trasferimento è da imputare a delle vere e proprie necessità che incidono sull’organizzazione familiare (cambio di residenza, usufruire di una scuola a tempo pieno o di una scuola che disponga di un servizio mensa, etc.) i tempi della richiesta saranno abbastanza brevi.
Se invece si parla di esigenze personali, i tempi della richiesta potrebbero risultare più lunghi e difficoltosi.
Prima di presentare la domanda per il nulla osta, è preferibile richiedere un colloquio con il preside della scuola di provenienza al fine di valutare insieme la situazione e il percorso da intraprendere.
Successivamente, i genitori provvederanno a compilare il modello di richiesta del nulla osta che possono ritirare presso la segreteria dell’istituto di partenza oppure scaricare il modulo fac-simile pubblicato sul sito degli uffici per le relazioni con il pubblico (URP).
Per cambiare scuola i genitori dell’alunno dovranno inoltre porre in allegato alla richiesta di nulla osta:
- la fotocopia del documento di riconoscimento del genitore che effettua la domanda (alcune scuole richiedono la firma, e di conseguenza la copia di un documento di riconoscimento, di entrambi i genitori, in particolar modo in caso di genitori separati con affidamento condiviso dei figli;
- la lettera di disponibilità rilasciata dalla scuola di destinazione (questo nel caso in cui non vi sia una comunicazione diretta da parte delle due scuole);
- una lettera attraverso la quale i familiari dell’alunno spiegano più dettagliatamente le motivazioni che li hanno spinti a cambiare scuola (facoltativo).
La richiesta di nulla osta deve essere consegnata presso la segreteria dell’istituto scolastico che si intende lasciare, sarà poi compito del personale sottoporla al dirigente scolastico che dovrà vagliarla ed approvarla.
I tempi di rilascio, come detto in precedenza, possono variare a seconda delle motivazioni esposte.
Cambiare scuola: come procedere dopo aver ottenuto il nulla osta.
Una volta approvata la richiesta e rilasciato il nulla osta, l’istituto che l’alunno intende lasciare può:
- consegnare il documento al genitore dello studente che intende cambiare scuola: sarà premura del familiare farlo recapitare all’istituto di destinazione così da avviare le pratiche per l’iscrizione;
- inviare direttamente il documento alla scuola di destinazione, allegando allo stesso la documentazione inerente l’alunno.
Nel secondo caso, risulta evidente che il mancato recapito del nulla osta non può essere considerata come una mancanza del genitore che ha scelto di cambiare scuola al proprio figlio bensì rappresenta una inottemperanza dell’istituto scolastico che si intende lasciare.
Cambiare scuola: quando richiedere il nulla osta.
Si può decidere di cambiare scuola in qualunque momento, soprattutto se la causa è un imminente trasloco, ma sarebbe preferibile effettuare la richiesta di nulla osta in due periodi ben distinti:
- nei primi mesi dell’anno scolastico, prima che finisca il primo quadrimestre, in modo tale da non recare un disagio all’alunno il cui apprendimento potrebbe risentirne;
- durante gli ultimi mesi dell’anno scolastico, ossia poco prima della chiusura delle scuole in modo tale da consentire allo studente un eventuale recupero delle materie o di prepararsi a quelle nuove (questo nel caso in cui si effettua il trasferimento da una scuola secondaria di secondo grado ad un’altra con indirizzo differenze).
Fonti: C.M. n. 96 del 17 dicembre 2012 – Regio Decreto n. 653 del 4/5/1925 – A.Ge. Lombardia