Tra le macerie del terremoto molti i gemiti di dolore. Colpisce diritto al cuore anche solo il pensiero del pianto dei bambini, le piccole vittime che hanno perduto l’innocenza nell’incubo di una notte di terrore.
I più piccoli sono stati le più fragili prede di questa tragedia immane, mentre le eroine normali sono le mamme che nascondendo il loro stesso dolore consolano, abbracciano, raccontano verità velate e danno conforto ai figli.
Una madre ha scavato a mani nude tra le macerie del terremoto, lo ha fatto nel buio superando la disperazione e l’angoscia.
Mamma Sonia ha seguito il pianto di sua figlia, Elena Sofia, di 11 mesi e l’ha strappata alla morte.
Sonia Micozzi è una mamma 34enne originaria di Villa San Lorenzo, insieme alla sua bambina vive a Roma ma al momento del sisma si trovava nella casa materna. Nella terrificante notte di martedì scorso alle 3:36 il soffitto della camera da letto si è letteralmente sbriciolato sopra di lei mentre dormiva accanto a sua figlia.
Mamma Sonia si è risvegliata sommersa dalle macerie del terremoto, solo una piccola parte del suo volto era fuori dai cocci e dalla polvere; la sua bambina, invece, era completamente sommersa e piangeva lontano da lei.
“La bambina ha pianto per un po’, poi non l’ho più sentita e ho temuto il peggio. […] Ho provato a chiedere aiuto, ma erano tutti nelle mie condizioni. Allora ho fatto da sola”, ha dichiarato Sonia raccontando il suo dramma.
Mossa da una forza che solo una madre può avere, Sonia si è liberata pietra dopo pietra e una volta visto il cielo buio ha resistito al terrore e ha incominciato a scavare a mani nude seguendo il pianto della figlia per liberarla dalle macerie del terremoto.
“Io ero intrappolata sotto il soffitto che ci è letteralmente piovuto addosso. Solo una parte del mio viso era rimasta scoperta. Elena Sofia, invece, era completamente sommersa dalle macerie.” (Fonte delle dichiarazioni La Stampa)
Sonia si è liberata con l’intenzione, lo scopo e la volontà di trovare sua figlia e di strapparla alla morte, probabilmente solo il suo istinto materno ha salvato lei e Elena Sofia. La bambina è letteralmente rinata tra le braccia della sua mamma, sottratta alle macerie del terremoto era viva, respirava, si muoveva ma aveva gli occhi chiusi.
Per raggiungere l’Ospedale De Lellis di Rieti, dove tutt’ora Elena Sofia è ricoverata, mamma Sonia ha atteso il placet della Protezione Civile, quando ha ottenuto il via libera ha portato lei stessa con la sua auto la figlia e la madre in ospedale.
La nonna e il cane di casa dormivano in una stanza rimasta intatta, l’intera famiglia è quindi uscita illesa dal sisma.
Elena Sofia ha subito un forte choc e dalla notte in cui le mani della mamma l’hanno sottratta alle macerie del terremoto la piccola non si è voluta più staccare da Sonia. La mamma racconta però che il personale del reparto di pediatria sta teneramente accudendo la piccola garantendole tutta la serenità di cui ora ha bisogno. Giovedì la bimba ha aperto gli occhi dimostrando di aver reagito e di essere pronta a nuove interazioni col mondo.
Bambina Estratta Viva dalle Macerie Dopo Ore (Video)
Sotto le macerie del terremoto restano ricordi, emozioni, vite che non vanno dimenticate né oggi né mai, tuttavia occhi come quelli di Elena Sofia, che si riaccendono e ritrovano speranza nel mondo, sono un segnale che deve illuminare il cuore di tutti noi.