Tragedia nel reparto prematuri dell’ospedale Baghdad: 12 neonati sono morti tra le fiamme e il fumo dell’incendio divampato martedì scorso e causato da un corto circuito all’impianto elettrico.
E’ anche questa l’altra faccia della disperazione e della miseria, quella che noi non vediamo e non tocchiamo e per questo spesso “fingiamo” che possa non esistere. Un incendio divampato in un ospedale e non immediatamente fermato ha strappato alla vita e al futuro 12 piccolissimi neonati. Asfissia, questa la causa accertata del decesso: i piccoli prematuri sarebbero stati uccisi dal fumo.
In ospedale è scoppiato un incendio non immediatamente isolato, il fumo sprigionato dal rogo ha varcato la porta del reparto prematuri, le incubatrici sono state avvolte dalla coltre asfissiante e i piccoli che abitavano le “casette di cristallo”hanno smesso di respirare per sempre.
12 neonati sono morti tra le fiamme e il fumo, innocenti vittime dell’incendio nel nosocomio. E’ accaduto a Bagdad nell’ospedale Yarmouk, la morte di 12 piccoli angeli appena nati è una drammatica verità.
Il portavoce del ministero della Sanità, Ahmed al-Rdainy, ha fatto sapere attraverso la stampa internazionale che i neonati sono morti per asfissia. I bambini sono rimasti soffocati a causa del fumo sprigionatosi nell’incendio.
12 neonati sono morti tra le fiamme e il fumo, soffocati nell’incendio divampato nell’ospedale di Bagdad.
Lo stesso ospedale ha trasferito i neonati e le puerpere sopravvissuti in un’altra struttura.
Morire così appare agli occhi di ogni donna e mamma civilizzata (e sopratutto lontana dalla miseria che la guerra porta con sè) illogico, imprevedibile, segno di miseria, mancanza di tutele e sicurezza. Eppure questa scena apocalittica, questo racconto dell’orrore è una verità vissuta, consumata e tragicamente accaduta nella vita di 12 figli e di altrettante madri.
Nella notte successiva all’incendio lo stesso nosocomio è stato chiamato ad accogliere ancora altre partorienti, ben ventinove sono state le donne che hanno partorito nella struttura appena ferita dalle fiamme e solo dopo il parto sono state trasferite altrove insieme ai loro neonati.