L’indagine è ancora in corso in quanto sono ancora tanti gli aspetti da chiarire, una morte che ha scioccato un intero quartiere che, ancora oggi, a distanza di tre giorni, non riesce a trovare la giusta motivazione per tale tragedia.
Bimba di 15 mesi trovata morta nella sua culla con un significativo trauma al viso.
I fatti risalgono allo scorso venerdì 5 agosto quando, alle ore 5:30 del mattino, la zia di Samia Bartee, la bimba di 15 mesi deceduta, ha contattato la polizia affermando che la piccola non respirava.
Una volta giunti sul luogo, un appartamento al secondo piano di uno stabile situato al 210 Washington St. nel Mount Vernon, città statunitense della Contea di Westchester, nello stato di New York, i soccorritori hanno tentato di rianimare la piccola che è stata successivamente trasportata al Montefiore Mount Vernon Hospital.
Non sono ancora chiare le cause del decesso, gli operatori e gli agenti di polizia hanno affermato che la bimba di 15 mesi avesse un “significativo trauma al viso e ha subito un’emorragia interna”.
Inoltre all’arrivo dei soccorritori il piccolo corpicino risultava molto freddo, situazione che ha spinto molti a supporre fosse stata messa all’interno di un congelatore, ipotesi poi smentita dal commissario di polizia Ronald Fatigate attraverso le pagine del New York Daily News.
È possibile infatti che la bambina fosse morta diverse ore prima.
Bimba di 15 mesi trovata morta nella sua culla: la polizia sospetta della madre.
Date le particolari circostanze, la polizia ha provveduto ad interrogare la mamma di Samia, la 26enne De’Asia Bartee, ex educatrice che attualmente lavora come commessa in un negozio di fiori, e gli altri 4 adulti – zii e nonni – che erano presenti in casa venerdì mattina.
Una volta escluso che la bimba di 15 mesi avesse contratto qualche malattia di recente, gli agenti hanno aperto un’indagine per omicidio contro la giovane madre.
Quest’ultima, mamma di altre due bambine di 9 e 6 anni, che attualmente sono state affidate Child Protective Services (CPS), agenzia governativa che si occupa della protezione dei bambini, soprattutto in caso di abusi su minori o negligenza, definita da molti vicini come una madre attenta e premurosa, sarà chiamata in giudizio oggi, lunedì 8 agosto.
<<È stata una scoperta raccapricciante che ha scosso anche i nostri ufficiali più anziani sul posto di lavoro – ha affermato il commissario Fatigate – Stiamo fornendo servizi di consulenza a tutti i funzionari impegnati su questo caso e stiamo lavorando ancora più duramente per rafforzare il nostro rapporto con la comunità per aiutare le famiglie in difficoltà>>.
Una tragedia che ha scosso un’intera comunità che oggi viene ancor più richiamata all’attenzione e alla responsabilità di denunciare casi di negligenza o abusi al fine di evitare che disgrazie del genere possano ripetersi.
Fonte: NYDailyNews – CBS NY – Daily Mail