Le ecografie di accrescimento servono a valutare le buone condizioni di salute del bebè, sono la mappa dello sviluppo della vita nel grembo materno. Al di là dell’importanza medica, dal punto di vista della madre ogni ecografia ha un valore emozionale: rappresenta un’immagine di speranza e una proiezione di futuro, mostra un po’ di più di quello che sarà veramente il figlio.
Tammy Gonzalez è una mamma come tutte noi e col nostro stesso spirito di emozionante attesa ha vissuto le ecografie come una lieta scoperta, ciò almeno sino alla 17esima settimana della sua seconda gravidanza, quando a dovuto fare i conti con un’anomalia rara del feto. Durante un’eco di controllo la bambina che portava in grembo sembrava espellere una grande bolla dalla bocca: si trattava di un teratoma orale fetale.
Feto malato di tumore, la scoperta sconcertante durante un’ecografia. Per la rarità della patologia e della manifestazione con cui si palesava il cancro fetale, inizialmente fu difficile per tutti, medici e genitori, comprendere cosa stesse accadendo.
Leyna, che allora era solo un piccolo feto malato di tumore, sembrava essere spacciata. I medici arrivarono sino a suggerire alla madre di abortire.
Quella di mamma Tammy serbava una gravidanza fisiologica, sino alla 17esima settimana di gestazione lo stato di salute della bambina appariva buono e la crescita nella norma. D’improvviso l’aspetto di ogni cosa mutò: l’apparecchio ecografico consegnò ai genitori l’immagine del feto malato di tumore, con qualche cosa simile ad una bolla che sporgeva dalla cavità orale. Dopo un primo momento di sconcerto, la diagnosi orribile di cancro fetale.
Feto malato di tumore raro, questa la nefasta condanna sul futuro della piccola Leyna.
La bolla, visibile nell’ecografia, altro non era che la massa tumorale fuoriuscita dalla cavità orale. Si trattava di un tumore fetale rarissimo capace di colpire un feto ogni 100.000 gravidanze.
All’atto dell’ecografia della 17esima settimana, l’estensione tumorale era già preoccupante: il feto malato di tumore presentava una massa cancerogena che sporgeva dalla bocca, per grandezza il tumore era pari ad una pesca. La grandezza della massa tumorale rappresentava l’aspetto più preoccupante, agli occhi dei medici. Secondo il parere di esperti oncologi la massa tumorale sarebbe potuta aumentare sino a raggiungere i 2kg di peso, pertanto era impossibile che Leyna potesse nascere con una simile patologia. La crescita della massa tumorale avrebbe facilmente provocato emorragie fetali con conseguente morte in utero.
Le soluzioni che si prospettavano erano pertanto solo due: l’aborto o un’operazione pre-nascita, quindi all’interno dell’utero. L’operazione praticata su Leyna è stata la prima al mondo, l’intervento è stato portato a termine e con successo presso il Jackson Memorial Hospital clinica universitaria di Miami.
L’equipe medica è stata coordinata dal Dottor Ruben Quintero, pioniere nel campo della medicina fetale, e da sua moglie, il chirurgo fetale Eftichia Kontopoulos. L’intero intervento è stato realizzato in endoscopia con un laser accompagnato da una costante panoramica ecografica. Sull’addome della mamma solo un’incisione minore.
Leyna, che vuol dire piccolo angelo, è nata sana 5 mesi dopo l’intervento, l’unica memoria che conserva del suo tumore è un piccolo taglio all’interno del palato.
I fatti risalgono al 2010 e l’equipe chirurgica ha atteso che la bambina avesse compiuto 20 mesi per pubblicare i risultati medici dell’intervento e del monitoraggio medico sulla piccola paziente.
Il figlio nasce con un’enorme palla sul collo, la mamma pensava avesse 2 teste.
Il Dottor Quintero ha dichiarato: “Questa bambina testimonia l’opportunità di espandere il campo che abbiamo sviluppato, con la capacità di trattare i difetti di nascita direttamente in utero e dare speranza alle madri.”
“Sono i suoi salvatori”, ha detto la mamma, aggiungendo “Lei non sarebbe qui senza di loro.”