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Parlare Male del Marito o della Moglie Davanti ai Figli

di Federica Federico

04 Agosto 2016

Il rapporto coniugale va oltre la passione, nelle dinamiche quotidiane la famiglia si fonda su un amore più grande a dalla trama più fitta: rispetto, complicità, dialogo sono i fili da tessere insieme. Parlare male del marito o della moglie davanti ai figli equivale a rompere con uno squarcio la rete di sicurezza su cui i bambini e i ragazzi atterrano dopo ogni caduta.
“La mia famiglia si regge solo su di me”;
“I risultati o i progressi dei figli sono soltanto merito mio”;
“In casa faccio tutto io”;
“Lui / lei non nutre nessun interesse per noi”.
Sono questi tutti esempi di frasi impronunciabili dinnanzi ai figli perché i ragazzi e i bambini ci osservano e ci giudicano sempre.
I problemi di mamma e papà dovrebbero restare lontani da loro e sopratutto la famiglia dovrebbe apparire ai loro occhi come una forza, un esercito coeso e fiero.
Se e quando mamma e papà si dimostrano uniti e vicini, i bambini crescono nella convinzione di avere una guida uniforme e unitaria.

I conflitti tra i genitori sfruttano spesso le debolezze dei figli e i bambini o i ragazzi vengono malamente usati anche come occasione per parlare male del marito o della moglie.

Questo accade quando ciascuno tende ad affermare il proprio ruolo nel successo del ragazzo prendendosene il merito.
  • Avviene ad esempio quando il genitore afferma: “È stato promosso per merito mio!”
Ma ciò accade anche quando i difetti del bambino si enfatizzano attribuendone la responsabilità completamente al partner.
  • Ad esempio quando convintamente si dici: “È così poco educato perché tu non gli presti mai attenzione!
Parlare male del marito o della moglie davanti ai figli

Parlare male del marito o della moglie davanti ai figli non aiuta i ragazzi e i bambini a crescere serenamente, men che meno quando il conflitto tra i genitori si manifesti attraverso il filtro dei rapporti familiari.

I pregi dei figli, come anche i loro meriti, vanno riconosciuti ai ragazzi e ai bambini come personali e uniche conquiste. Sebbene sia ovvio che ciascun pregio del figlio discende dal buon lavoro del genitore, solo un orto ben seminato può dare un buon raccolto.
Per un eguale principio di tutela dell’autonomia del figlio i genitori debbono farsi carico insieme della correzione dei difetti, possibilmente concordando prima una linea educativa comune.

Parlare male del marito o della moglie in presenza di bimbi piccoli o dei ragazzi può ingenerare nei figli una pericolosa complicità col genitore aggressore e un rapporto “oppositivo” col genitore aggredito.

Il figlio può emulare il comportamento “negativo” e conflittuale del genitore che critica il partner, può “aggredire”, criticare, screditare o denigrare il genitore per imitazione e\o cercando il favore dell’altro adulto.

Parlare male del marito o della moglie rappresenta per molte persone uno sfogo, è pericoloso perché vissuto in questo modo, senza considerarne le conseguenze può divenire una “cattiva abitudine reiterata” con sistematicità e senza risoluzione dei conflitti.

Mia madre ha sempre mosso critiche aperte a mio padre, lo faceva per raccontarne i difetti, lo faceva per affermare le sue ragioni e talvolta lo faceva ridendo, come se fosse del tutto normale, lo faceva in casa come in presenza di amici stretti o meno intimi. Fondamentalmente lo faceva perché per lei era il migliore degli sfoghi!
La “critica” è per molti partner uno sfogo ovvero la liberazione di questo o quel motivo di ira e contrasto, tuttavia parlare male del marito o della moglie non è oggettivamente uno strumento di conciliazione e nemmeno è una soluzione.
Da bambina, durante una lezione in classe, una volta io stessa feci quello che faceva sempre mia mamma: parlai male di mio padre e nel farlo ridevo anche, esattamente come faceva la mia mamma (che peraltro lo fa ancora). Ero alle elementari e emulavo il comportamento della mia figura di riferimento, ma l’insegnante ritenne opportuno convocare i miei genitori. Ovviamente, senza che nessuno esaminasse il retroscena familiare, io fui considerata in piena opposizione con mio padre, che ho, invece, sempre amato profondamente. Ebbene, la bambina che ero venne severamente punita e profondamente mortificata, mentre mia madre non ha mai smesso di essere oppositiva verso mio padre.

Spesso ho sentito mogli parlare male del marito, usare parole critiche se non addirittura pungenti e altrettanto spesso ho sentito mariti maltrattare verbalmente le mogli.

Credo che nel farlo nessuno di loro abbia mai veramente riflettuto sulle conseguenze che i discorsi, le atmosfere e le emozioni hanno sugli equilibri familiari.

 

A tutti noi è capitato di assistere a discussioni tra moglie e marito, ma ci sono coppie in cui parlare male del marito o della moglie è una consuetudine. Gli adulti che sono diventati genitori dovrebbero comprendere come queste dinamiche ledono profondamente i rapporti familiari. L’auspicio è che i figli vivano e considerino i genitori come un’unica forza, ciò dovrebbe valere sempre anche quando mamma e papà hanno motivi di confronto e ragioni di scontro da risolvere in privato e definitivamente, considerato anche che ogni irrisolto è nelle dinamiche di coppia un rancore e un dolore celato.


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