Non è sempre facile per un genitore scegliere il nome per il proprio bambino.
A meno che non si voglia rispettare la tradizione familiare, preferendo quindi quelli che si tramandano di generazione in generazione, è possibile trascorrere l’intero periodo della gestazione a vagliare tutte le possibilità, informandosi soprattutto sul significato che viene attribuito ad ogni singolo nome.
Quest’ultima opzione è stata seguita da due genitori spagnoli che hanno deciso di chiamare il figlio Lupo.
Vogliono chiamare il figlio Lupo ma i funzionari dell’anagrafe rifiutano la loro proposta.
Ignacio e Maria, questo il nome dei genitori che vogliono chiamare il figlio Lupo, sono diventati ufficialmente genitori lo scorso 12 luglio, giorno in cui la neo mamma ha dato alla luce il suo bambino presso l’ospedale di Fuenlabrada, comune spagnolo situato nella comunità autonoma di Madrid.
Alcuni mesi prima avevano deciso di chiamare il figlio Lupo – che in spagnolo è tradotto in Lobo – scelta che hanno ponderato e vagliato basandosi sul loro amore verso questo animale.
<<Io e Maria – scrive Ignacio – abbiamo pensato che l’educazione di nostro figlio si sarebbe basata su valori come il rispetto, l’amore, l’uguaglianza, l’amore per gli animali e per l’ambiente, la giustizia, la gentilezza, etc.>>.
Purtroppo però questo loro desiderio non è stato ben accolto da alcuni funzionari del Registro Civile di Fuenlabrada che hanno categoricamente rifiutato di registrare il bambino con il nome Lobo, Lupo in italiano.
Ma per quale motivo i funzionari hanno rifiutato la richiesta dei genitori che vogliono chiamare il figlio Lupo?
Come raccontano Ignacio e Maria alla stampa spagnola, inizialmente fu detto loro che il nome Lobo sarebbe potuto essere offensivo per il piccolo e che in futuro gli avrebbe creato non pochi problemi.
Non soddisfatti di questa dichiarazione, entrambi i genitori, sempre più convinti nella scelta di chiamare il figlio Lupo, hanno cercato di contattare il Registro Civile senza avere successo.
Solo in seguito alle loro insistente, i funzionari avrebbero successivamente cambiato la loro versione affermando che il piccolo non poteva essere iscritto con il nome Lobo in quanto in Spagna veniva già usato come cognome e, di conseguenza, non poteva essere considerato un nome proprio.
Ora i genitori rivendicano il loro diritto di scegliere liberamente di chiamare il figlio Lupo e porteranno la loro richiesta davanti ad un giudice che dovrà poi decidere se il nome Lobo può considerarsi “appropriato”.
<<Se c’è qualcuno che può decidere fino a che punto un nome può segnare la vita di una persona – afferma Ignacio – quella persona non è un ufficiale o un giudice, ma un team di psicologi o pedagogisti specializzati in questo>>.
A causa del nome scelto per suo figlio c’è un uomo che è finito nei guai: è stato denunciato.
Fonte: Europa Press