Dopo continue campagne a seguito di notizie tragiche e scioccanti sembra assurdo di dover leggere ancora che ci sono persone che pensano che lasciare in auto un bambino per ore, sotto il sole, sia una pratica accettabile e priva di rischi.
Eppure siamo costretti, nostro malgrado, a dover dare di nuovo una notizia del genere: bimbo abbandonato in auto dal padre per ore intorno a mezzogiorno. L’uomo si era allontanato per alcune commissioni e non aveva voluto svegliare il figlioletto di due anni che, come spesso accade ai bimbi in macchina, si era addormentato.
Bimbo abbandonato in auto dal padre
Ebbene sì, non si tratta di una dimenticanza seppur spesso incomprensibile e temibile, ma di un atto assolutamente volontario, pare dettato dall’ignoranza, nel senso stretto della parola, cioè ignorare che una tale azione superficiale poteva costare anche la vita del bimbo.
E’ accaduto pochi giorni fa nella cittadina di Forlì. Un operaio di 43 anni parcheggia la sua vettura verso le 11.30 del mattino nei pressi di alcuni uffici dove doveva svolgere delle commissioni.
Il bimbo di due anni si era nel frattempo addormentato sul suo seggiolino e il padre pensa bene di lasciarlo “tranquillo” ad aspettare lì… come unica premura quella di lasciare almeno i finestrini leggermente aperti per far passare un po’ d’aria, comunque poca e calda in quelle condizioni.
Il tempo passa e il bimbo si sveglia e inizia probabilmente a sentirsi spaventato e accaldato, vista la stagione e l’orario.
Un passante iniziano a notare il bimbo abbandonato in auto e ad allarmarsi
Sono circa le 13 quando un passante nota il bimbo abbandonato in auto piangere sotto il sole, è già passata un’ora e mezza buona.
Il bimbo è disperato e chiama la nonna. Si prova ad aprire l’auto ma inutilmente, come altrettanto inutilmente si cerca di far passare una bottiglietta d’acqua per far bere il bambino.
Le portiere chiuse a chiave e il seggiolino diventano velocemente una trappola per il bimbo abbandonato in auto.
Il bimbo non riesce ad aprire lo sportello, né a prendere l’acqua, è visibilmente provato e accaldato e tutto ciò aggrava il suo stato in un circolo vizioso.
I passanti cercano di tranquillizzarlo, non vedendo arrivare nessuno ed essendo i loro sforzi inutili, decidono di chiamare il 118 e le forze dell’ordine e, contestualmente, arriva finalmente anche il padre che si era attardato nelle commissioni.
Finalmente il piccolo viene liberato e rassicurato anche dal papà. Il bimbo era perfettamente cosciente e, nel complesso, “stava bene” ma, su consiglio degli stessi sanitari del 118 intervenuti sul posto si è provveduto a portarlo in ospedale per accertare tutti i parametri.
I carabinieri stanno accertando l’accaduto, la dinamica e la tempistica ma sul padre pende un’accusa per abbandono di minore.
Bimbo abbandonato in auto: tutti i pericoli
Per il piccolo di 2 anni di Forlì tutto si è concluso bene ma non dimentichiamoci mai che, per un bambino stare anche per poco tempo chiuso in un’auto al sole può voler dire un pericolo molto alto di ipertermia, tanto più grave quanto più il bimbo è piccolo.
Anche nelle giornate apparentemente fresche o con l’auto all’ombra, all’interno della vettura la temperatura può superare i 40 gradi, l’ipertermia può sopraggiungere anche in soli 20 minuti seguita da danni gravi e la morte in poche ore.
Ricordiamo anche che la temperatura corporea di un bambino sale da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto per la presenza di una minore quantità di acqua nel suo organismo.
Fonte: Forlitoday