Nella notte del 14 luglio, una mamma era a Nizza insieme al suo bambino e nutriva l’intenzione di vedere i fuochi di artificio sulla Promenade. Lei si chiama Alessandra Locatelli e poteva essere tra la folla proprio nei moneti drammatici dell’ attentato sulla Promenade, a sottrarla a quel destino una richiesta del figlio conclusasi con un: “Grazie mamma”.
Alessandra e Giorgio, il suo bambino di appena 5 anni, pochi minuti prima dell’ attentato sulla Promenade si sono messi in salvo per una coincidenza del destino che oggi potrebbe suonare come una premonizione.
“Era una serata fresca – racconta mamma Alessandra ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano” – e siamo rientrati in hotel con l’idea di prendere un golf.”
La mamma avrebbe voluto ritornare subito sulla Promenade, ma suo figlio Giorgio ha manifestato la sua contrarietà. Con dolcezza ha detto alla mamma che non se la sentiva più di scendere in strada, nemmeno l’idea dei fuochi pirotecnici attraeva il piccolo. Quando la mamma ha acconsentito alla su richiesta Giorgio l’ha ringraziata: “Grazie mamma per non avermi riportato in strada“.
Adesso che Alessandra sa e ha visto ciò che l’ attentato sulla Promenade ha scatenato, ora che l’orrore del camion sulla folla è un fatto accaduto proprio mentre la sua vita si allontanava da quel dramma, la mamma resta impressionata per le parole del figlio.
“Le persone, prese dal panico – ricorda Alessandra– sfondavano persino le vetrine dei negozi e delle botteghe per mettersi in salvo. Ad certo punto si sono poi viste in strada persone armate, di coltelli e addirittura di mannaie, che non si sa in quale tipo di guerra fossero impegnati. Ma era la paura, mista a follia, a farli agire, davvero uno spettacolo tremendo”.
Mentre Giorgio ha involontariamente messo in salvo sé e sua mamma dal terribile attentato sulla Promenade, restano molti i bambini soli, quelli che hanno perso i genitori e quelli che non possono riunirsi a mamme e papà feriti o dispersi.
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