Sembra un evento raro e distante dai nostri mari, eppure non è la prima volta che viene uno squalo bianco avvistato nelle nostre acque.
La segnalazione è arrivata alla sala operativa della Guardia Costiera è giunta qualche giorno fa da parte di una piccola imbarcazione a vela e immediatamente la Capitaneria di Porto ha invitato i bagnanti degli affollati lidi della costa a restare vicino alla costa e ad evitare escursioni al largo, soprattutto per barche a vela e surfisti, almeno per i prossimi giorni fin quando non ci saranno notizie più precise riguardanti altri avvistamenti che ne traccerebbero la presenza.
Squalo bianco avvistato sulle nostre coste
Fino a poco tempo fa era un evento estremamente raro ma ora sembrano sempre di più le testimonianze di avvistamenti di questo tipo anche seguiti da filmati. Vi sono diverse spiegazioni, tra le quali il riscaldamento del Mar Mediterraneo che avrebbe reso le nostre acque più accoglienti per questa specie, inoltre la presenza abbondante di pesce, più che in passato e una zona dove lo squalo bianco non ha molti rivali di cui preoccuparsi.
Per questo pare che lo squalo bianco avvistato potrebbe anche non essere l’unico esemplare presente nei nostri mari dove sembra vi sia una zona di riproduzione nell’area che comprende Sicilia, Malta e Tunisia. Negli anni scorsi vi sono stati avvistamenti persino nell’Alto Adriatico.
Lo squalo bianco avvistato si trovava al largo dello stretto di Messina in località Grotte
L’avvistamento sarebbe stato fatto dall’equipaggio di una feluca, ovvero una tipica imbarcazione per la pesca del pesce spada praticata abbondantemente nella zona.
Lo squalo bianco avvistato dai pescatori era a circa 150-200 metri dalla costa, di fronte alla Lega Navale, all’altezza della chiesa di Grotte, a metà tra il centro urbano e la punta nord e poco dopo è stato perso di vista, probabilmente si era di nuovo abissato nel fondale che risulta arrivare anche a circa 20-30 metri nell’area.
L’animale era stato già avvistato giorni prima quando lo stesso equipaggio aveva arpionato un pesce spada e mentre lo tiravano su lo squalo lo aveva aggredito e sventrato.
A seguito della segnalazione la Guardia Costiera ha inviato una pattuglia per perlustrare l’area e ha diramato l’allarme ai lidi prospicenti, ulteriori controlli si stanno effettuando ancora adesso.
Lo squalo bianco presente nei nostri mari
Lo squalo bianco, comunemente chiamato pescecane, Carcharodon carcharias secondo i biologi marini, è usualmente lungo tra i 4 e i 6 metri, probabilmente può superare anche i 7 metri in alcuni casi, con un peso che può andare da i 1000 e i 1900 kg, rimane il pesce predatore più grande del pianeta.
Lo squalo bianco è l’unico squalo in grado di emergere con la testa fuori dall’acqua e scrutare la superficie e non è una favola quella che racconta che l’animale percepisce le vibrazioni sonore a grande distanza e sa rilevare una sola goccia di sangue diluita in milioni di litri d’acqua.
L’uomo non è di gradimento per lo squalo e normalmente l’attacco si conclude al primo morso ma ciò non toglie che anche solo questo può essere mortale o altamente mutilante.
Da sempre è un animale che ha suscitato terrore e fascino, alimentando anche l’industria cinematografica, è un animale molto studiato ma molti comportamenti rimangono ancora misteriosi. Nei nostri mari sono attirati soprattutto dai tonni, cibo preferito dallo squalo bianco, che però non disdegna affatto i grandi banchi di pesce azzurro, altri squalotteri, uccelli marini, cetacei e altri predatori di grossa taglia, come il pesce spada.
Purtroppo lo squalo bianco è ormai una specie in pericolo e viene protetta a livello mondiale.
A seguito dello squalo bianco avvistato a largo di Messina, occorre però agire con prudenza e contattare le autorità competenti per avere informazioni aggiornate ed adeguate su eventuali escursioni da voler effettuare in questi giorni nella zona.
Fonte: Repubblica