Il mare fa bene ai bambini, è questo il precetto che i nonni, i pediatri e tutte le persone di buon senso trasmettono ai noi genitori esortandoci a mettere i bimbi in contatto con l’acqua e l’aria di mare. Oggi, però, bisogna fare troppo spesso i conti col mare inquinato.
Mare inquinato vuol dire pericolo di contaminazione del corpo attraverso il contatto con le sostanze tossiche riversate nelle acque.
Mare inquinato vuol dire genericamente pericolo, in primis pericolo di infezioni cutanee.
A testimonianza di ciò un’aperta denuncia arriva da Gioia Tauro, provincia di Regio Calabria, a scuotere le coscienze e ad accendere l’attenzione sulle acqua non più cristalline di una meravigliosa terra di mare sono le foto di una bambina: il dorso della piccola è evidentemente segnato dalle chiazze rosse di un’eruzione cutanea.
Il padre, autore della pubblicazione delle immagini sul suo profilo Facebook (al momento aperto ed accessibile a tutti, amici e utenti del social network ), attribuisce la condizione della figlia al mare inquinato di Gioa Tauro : “Ringraziamo a tutta la giunta del comune di Gioia Tauro. Che abbiamo un mare di veleno“, scrive.
Il papà della piccola, interagendo con chi commenta le foto, spiega: “L’abbiamo portata al mare per un mezzo bagno e purtroppo ha preso un’infezione“.
Mare inquinato il sindaco di Gioia Tauro è intervenuto in prima persona non rimanendo indifferente alla denuncia di questo padre.
Inutile negare che il problema del mare inquinato accomuna molte coste del nostro Bel Paese. Nello specifico il comune di Gioia Tauro combatte da sempre contro le contaminazioni del litorale, completamente disteso sul mar Tirreno, come del fiume Petrace che finisce la sua corsa proprio in quel mare.
La denuncia delle infezioni ricorrenti e del mare inquinato è espressa apertamente dalla cittadinanza anche sulla pagina Facebook Gioia Tauro – RC, @calabriagioiamia.
Inequivocabili le testimonianze fotografiche di un mare torbido e di acque di colore “verde” accompagnate dall’aperta denuncia di ricorrenti infezioni, sono questi i presupposti per un certo e pronto monitoraggio dell’acqua.
Regio Calabria web, che raccoglie anche il materiale fotografico transitato su Facebook, comprese le foto della bambina, rende noto l’immediato interessamento del sindaco al problema del mare inquinato.
Il primo cittadino ha informato i Carabinieri del nucleo Operativo Ecologico e la Capitaneria di porto, per accertare le condizioni delle acque il mare è già stato campionato, (come attesta anche il video che potete visionare in calce a questo scritto, il girato è stato pubblicato su YouTube il 12 luglio, quindi 2 giorni dopo la denuncia via social network dell’infezione cutanea contratta dalla bambina).
Mare inquinato, infezioni cutanee denunciate ma nessun divieto di balneazione.
Non è rimasta senza commenti l’aperta denuncia postata su Facebook dal papà della bimba vittima di un’infezione cutanea. Tra gli altri si leggono commenti in cui si fa riferimenti al divieto di balneazione. Regio Calabria Web, però, precisa che nessun divieto di balneazione aveva interessato l’area di Gioia Tauro.
Si attende l’esito delle analisi per capire da cosa dipenda e quale sia lo stato delle acque.