Si stima che l’annegamento sia la prima causa di morte o di lesioni gravi nei bambini al di sotto dei 5 anni.
Il 90% dei casi di bambini annegati si sono verificati in presenza di un adulto il cui compito era quello di supervisionare i piccoli durante la loro permanenza in acqua.
Contrariamente a quanto si possa pensare, tali incidenti, che spesso hanno un epilogo tragico, non avvengono in acque profonde, a volte sono sufficienti 1.20 metri o anche meno.
Eventi drammatici che un giovane papà ha deciso di prevenire realizzando un collare salvavita.
Bambini annegati: papà inventa un collare salvavita.
Il dottor Graham Snyder è diventato padre per la prima volta nel 2003, una immensa gioia che ha vissuto una seconda volta due anni dopo, ossia nel 2005.
Specializzato in medicina d’urgenza, nonostante abbia salvato diverse vite nel corso della sua carriera, Snyder ha avvertito tutta la propria impotenza dinnanzi a diversi casi di bambini annegati. Lui stesso spiega:
<<Diversamente dalla maggior parte delle emergenze per le quali le persone vengono ricoverate nei nostri ospedali – incidenti stradali, cadute, attacchi cardiaci, reazioni allergiche – l’annegamento è una cosa che non possiamo risolvere. Una volta che un paziente arriva il danno è fatto, spesso irreversibile e anche se l’annegamento è la principale causa di morte nei bambini sotto i cinque anni, anche gli adulti e gli anziani sono a rischio>>.
La consapevolezza di non poter risolvere o curare i bambini annegati ha spinto questo papà, medico ed ingegnere a realizzare un dispositivo che potesse prevenire l’annegamento.
Bambini annegati: cos’è il SEAL SwimSafe™ e come funziona.
La prevenzione è l’unica arma a nostra disposizione per poter salvare i più piccoli, ma non solo, dall’annegamento.
Come scritto in apertura di articolo, molti casi di bambini annegati si sono verificati anche in presenza di un adulto che vigilava su di loro.
Come spesso diciamo, a volte è sufficiente anche un solo attimo affinché accada l’irreparabile.
Ecco perché il dottor Snyder, in collaborazione con il dottor Courtney Mann, ha ideato il dispositivo SEAL SwimSafe™, un collare salvavita in grado di prevenire l’annegamento dei bambini.
Il sistema è molto semplice, si tratta di un collare che può essere indossato o rimosso facilmente. Certo, a prima vista potrebbe ricordare uno di quei dispositivi usati per i detenuti ma, in questo caso, la funzione è totalmente diversa.
Lo stesso è poi collegato ad un elemento centrale, la cui forma ricorda una torcia, che ha il compito di segnalare eventuali pericoli attraverso un doppio sistema di allarme (acustico e luminoso).
Al fine di prevenire e limitare i casi di bambini annegati senza però creare dei falsi allarmi, il dispositivo SEAL SwimSafe ™ può essere impostato su 4 diversi livelli di nuoto:
- Verde: per chi non sa nuotare, l’allarme suonerà dopo pochi secondi dall’immersione del collare;
- Blu: per chi ha appreso le nozioni base di nuoto, l’allarme si attiva se resta in immersione più di 20 secondi;
- Viola: l’allarme si attiva se la persona che indossa il collare resta in immersione per più di 45 secondi;
- Arancione: è il collare designato ai bagnini o agli adulti che hanno il compito di supervisionare. Si attiva nel momento un cui il dispositivo centrale, l’Hub, segnala che un nuotatore è in difficoltà.
L’alto numero di casi di bambini annegati ha spinto gli americani a ricercare soluzioni preventive al fine di limitare episodi che, come detto prima, spesso hanno tragici epiloghi.
Oltre alle lezioni di nuoto sin dalla più tenera età – esistono dei corsi per neonati dove si insegna una vera e propria tecnica salva-vita denominata Infant Swimming Resource (per capire come funziona vi invito a guardare il video QUI allegato) – da oggi sarà possibile aggiungere anche questo collare.
Qui di seguito un video che dimostra il funzionamento di questo collare.
Fonte: SEAL SwimSafe™