Violenza, una parola che al giorno d’oggi sentiamo spesso, anche troppo.
La violenza, di qualunque tipo essa sia, rappresenta sempre e comunque un’azione ignobile che, per chi la subisce, sarà difficile dimenticare.
Ancor più per le vittime di violenza domestica, donne picchiate da coloro di cui si fidavano, da quegli uomini che amavano o che continuano ad amare.
Donne come Ashley, la giovane neo mamma picchiata dal compagno per un motivo a dir poco futile.
Il fatto, non recente, è stato riportato dal quotidiano inglese Daily Record ieri, mercoledì 6 luglio, dopo che alcuni parenti della giovane donna picchiata dal compagno hanno deciso di rendere note le scioccanti foto scattate dopo l’aggressione a testimonianza della terribile violenza.
Residente a Wishaw, città del North Lanarkshire (Scozia), Ashley Gebbie, diventata mamma da appena tre settimane, attendeva il ritorno a casa del fidanzato, il 33enne Alan Crozier, uscito per recarsi al lavoro alle 9:00 del mattino e rincasato solo alle 2:30 del mattino successivo.
Preoccupata da tutte quelle ore di assenza, Ashley gli ha chiesto dove fosse stato, una frase che l’uomo ha interpretato come una sfida e che ha scatenato l’aberrante violenza.
Nel tentativo di difendersi se stessa e la sua bambina dall’aggressione, la neo mamma picchiata dal compagno ha cercato di raggiungere la piccola che stava riposando nella carrozzina, un gesto che ha fermato l’uomo che, successivamente, è scappato affermando che si sarebbe tolto la vita.
Seppur sopraffatta dai colpi ricevuti, Ashley è riuscita a chiamare i soccorsi e a denunciare il tutto alla polizia.
Ricoverata presso il Wishaw General Hospital, il suo referto medico sarà: due occhi neri, diffuse lesioni alla testa e al collo e il danneggiamento di una delle due orbite.
Picchiata dal compagno poco dopo aver partorito denuncia l’accaduto pubblicando alcune scioccanti foto.
La tempestività con la quale Ashley ha denunciato il suo aggressore ha permesso alla polizia di riuscire a trovare l’uomo che, nel frattempo, si era rifugiato da un parente residente a Glasgow, città della Scozia.
Interrogato dalla polizia, Alan ha confessato la violenza raccontando di aver preso la compagna per i capelli, di averla spinta a terra, di averla colpita alla testa con i pugni e di averle afferrato la gola nel tentativo di soffocarla.
Nonostante la confessione e l’agghiacciante racconto, alcune persone hanno continuato a definirlo una “brava persona”, dubitando del racconto della donna picchiata dal compagno.
Ciò ha spinto i familiari di Ashley a rendere note le immagini a testimonianza della violenza subita dalla donna domandando:
<<Che tipo di persona fa questo ad una donna a tre settimane dal parto cesareo?>>.
Crozier, detenuto in custodia cautelare, dovrà ricevere la sua condanna a breve, una condanna che la famiglia di Ashley spera sia esemplare.
Fonte: Daily Record