Una mamma troppo giovane, così piccola da non poter decidere, per legge, in modo autonomo di poter riconoscere il proprio bambino, il piccolo che ha portato in grembo per nove mesi e che ora le è stato sottratto prima ancora che lei potesse abbracciarlo o baciarlo.
Partorisce a 15 anni: il padre le porta via il bambino.
Una giovanissima mamma partorisce a 15 anni, un dato anagrafico che potrebbe non influire sull’amore che la stessa avrebbe potuto dare al suo bambino ma non così irrilevante per la legge che non le consente di riconoscere il figlio se non previo consenso di un giudice.
Ma procediamo con ordine seguendo i fatti riportati dal quotidiano “Il Giorno”, fonte giornalistica che per prima ha trattato la vicenda.
Alcuni giorni fa la giovane mamma che partorisce a 15 anni viene ricoverata presso l’ospedale Alessandro Manzoni situato nel capoluogo di provincia lombardo Lecco per dare alla luce il suo primogenito.
Durante il parto i medici non riscontrano alcuni tipo di problema, quelli legati alla legge però arriveranno poco dopo.
Il padre, maggiorenne, ha infatti voluto far valere la potestà genitoriale e, approfittando dell’ignoranza dell’adolescente che sembra non fosse a conoscenza delle recenti modifiche apportate alla legge in materia di riconoscimento dei figli naturali, entrata in vigore il 1° gennaio del 2013, ha deciso di riconoscere il bambino e di sparire insieme a lui.
Come già accennato in precedenza, la giovane mamma che partorisce a 15 anni, essendo minorenne, non poteva decidere in modo autonomo di riconoscere il proprio bambino ma, secondo la legge prima citata, la n. 219 del 10.12.2012, avrebbe potuto farne richiesta ad un giudice, possibilità che prima non veniva concessa ai minori di 16 anni.
Sul sito della Camera si legge:
<<Modifica l’art. 250, quinto comma, c.c. temperando il divieto di riconoscimento da parte dei genitori con meno di sedici anni di età con la possibilità per il giudice di autorizzare l’infrasedicenne, valutate le circostanze e avuto riguardo all’interesse del figlio>>.
In poche parole, il giudice avrebbe dovuto valutare ciò che sarebbe stato meglio per il bambino e, solo successivamente, autorizzare la giovane mamma a riconoscerlo.
Partorisce a 15 anni: indagato il padre del bambino.
Purtroppo la ragazza non conosceva tale possibilità legale e si è vista sottrarre la sua creatura che, al momento, sembra essere scomparsa.
Secondo quanto riportato dal succitato quotidiano infatti, dopo avergli dato il proprio cognome, il padre del bambino lo avrebbe portato via dall’ospedale – si presuppone che ora siano in Piemonte – senza comunicare nulla alla giovane mamma.
Nonostante vi sia una legge che tuteli, seppur con le debite accortezze, chi partorisce a 15 anni, la ragazza si è vista sottrarre il suo bambino e, una volta dimessa dall’ospedale, ha cercato sia il padre che il suo piccolo ma senza avere successo.
Al riguardo sarebbe stata avviata un’indagine in quanto l’uomo, maggiorenne, avrebbe avuto dei rapporti con la madre del bambino prima che quest’ultima avesse compiuto 15 anni.
Fonte: Il Giorno