La frutta estiva è sempre molto amata da grandi e piccini. Tra la frutta estiva ritroviamo le pesche, un ottimo alimento per i bambini, a patto che venga offerta nei giusti tempi e con le giuste attenzioni. Da metà maggio fino a settembre hanno la loro maturazione.
Le pesche sono un’ottima fonte di acqua, vitamine e Sali minerali, utili per ripristinare le perdite in più che nella giornata il nostro bambino avrà a causa del caldo e quindi del sudore. Le pesche hanno un contenuto di acqua di circa il 90 %.
Far mangiare la pesca ai bambini è un modo utile a garantire la loro corretta idratazione.
Tra le vitamine contenute nella pesca ritroviamo la Vitamina A (sotto forma di beta-carotene), tipica dei frutti di colore giallo-arancio. La vitamina A garantisce la buona salute della pelle e degli occhi. Anche la Vitamina C è presente in discrete quantità, per cui ne garantisce una buona fonte quotidiana. Entrambe sono essenziali per la crescita e il corretto funzionamento dell’organismo del bambino. Tra i sali minerali, le pesche contengono una buona quantità di potassio, che principalmente si perde con il sudore. Sodio, ferro, calcio, fosforo solo altri minerali presenti nella pesca, anche se in quantità minore.
La pesca data ai bambini, ma anche agli adulti, apporta numerosi benefici:
- per il sistema immunitario,
mangiare la pesca significa rinforzarlo grazie all’apporto di Vitamina C. Rinforza le ossa, fondamentale nei bambini che sono in fase di crescita. Aiuta il trasporto e l’assorbimento del ferro
- per la salute generale dell’organismo,
essendo fonte di antiossidanti, aiuta a combattere i radicali liberi, protegge dall’insorgenza di tumori e da diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari. Gli antiossidanti sono presenti nella polpa, ma anche nella buccia.
- Per la digestione,
grazie alle fibre in essa contenute, l’intestino è aiutato per la sua regolarità.
Viste tutte le caratteristiche, vediamo quando poter dare la pesca ai bambini.
La pesca ai bambini può essere data a partire dai 10 mesi. Non prima perché potrebbe causare allergia, come albicocche ed altri frutti.
Chi soffre di allergia alla pesca può manifestare prurito alla bocca o orticaria dopo aver mangiato la pesca, o anche prurito al solo toccare la buccia.
Talvolta questi sintomi possono comparire anche dopo aver ingerito le albicocche, questo perché pesca e albicocca fanno parte dello stesso raggruppamento agronomico.
Allergia alla pesca: tutti i sintomi.
Nel dare la pesca ai bambini per la prima volta occorre prestare molta attenzione alle eventuali reazioni che si possono scatenare, anche in seguito all’ingestione di una piccola quantità di frutto. Possibili sintomi che il bambino potrà manifestare sono prurito o orticaria, sintomi gastrointestinali, come vomito e diarrea. Reazioni gravi comprendono lo shock anafilattico.
Se dall’anamnesi risulta che uno o entrambi i genitori sono soggetti allergici si andrà cauti nell’introdurre i diversi alimenti, tra cui la pesca.
E per quanto riguarda le pesche sciroppate? Va bene offrirle ai bambini?
Come per le albicocche, anche la versione sciroppata delle pesche è più povera di nutrienti e ricca di zuccheri. Le pesche sciroppate vengono cotte e questo porta alla perdita di vitamine importanti soprattutto per la crescita dei bambini.
Le pesche sciroppate inoltre apportano un quantitativo piuttosto alto di zuccheri semplici e anche di calorie. Non parliamo degli zuccheri che apporta la pesca, ma quelli che vengono aggiunti per creare lo sciroppo.